Sauber Alfa Romeo contraria all'aumento di peso, ma si arrende davanti al diktat degli altri team

Nella foto, Vallteri Bottas
Il peso minimo delle vetture 2022 di Formula 1, già altissimo, alla fine aumenterà con buona pace dell'Alfa Romeo che è stata l'unica squadra ad...

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Il peso minimo delle vetture 2022 di Formula 1, già altissimo, alla fine aumenterà con buona pace dell'Alfa Romeo che è stata l'unica squadra ad opporsi. Si passerà da 795 a 798 chili. La C42, del resto, è la sola macchina in griglia sotto al limite, e perderà un vantaggio competitivo. Ma se prima serviva l'unanimità per deliberare cambi di regole in corsa, da quest'anno bastano 8 team favorevoli su 10. Ora manca solo la delibera della FIA attraverso il Consiglio Mondiale che si riunirà venerdì, quando in Bahrain si svolgeranno le prove libere del primo Gran Premio in calendario. Il caso è emerso durante i primi test a Barcellona: mettere a dieta le monoposto fa guadagnare prestazioni, ma gli sviluppi necessari incidono sui costi, ora controllati dal budget cap. Alzare la soglia rallenterà un po' la caccia ai grammi in meno, ma è sicuro che le scuderie continueranno a studiare tutte le potenziali aree di dimagrimento, a favore degli assetti.



"Le ragioni sono comprensibili", ha concesso Frederic Vasseur, team principal Alfa, "tutti hanno dovuto rinforzare il fondo per il porpoising e le gomme sono superiori di un chilo rispetto alle versioni prototipo". Se non altro, i 3 kg aggiuntivi sono un valore di compromesso: "Ne avremmo preferiti cinque", ha rivelato il collega Toto Wolff della Mercedes, ma Vasseur ha ribadito: "Sarebbe stato ingiusto nei nostri confronti". Difficile negarlo, specialmente così a ridosso della stagione e con mesi di sviluppo alle spalle. "Abbiamo investito il nostro denaro in una soluzione innovativa al posteriore per guadagnare peso. Gli altri magari hanno puntato più sull'aerodinamica", ha sottolineato il manager francese. Anche per questo in Sauber Alfa Romeo avrebbero scelto di realizzare in autonomia scatola del cambio e sospensione posteriore, invece di utilizzare le componenti Ferrari. Il direttore tecnico Jan Monchaux ha però smentito che la ragione sia questa, affermando che la decisione sia di natura economica. Comunque, peso e budget cap si incrociano ancora. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino