Salone Ginevra 2024, defezione in massa dei brand europei. Per ora confermata solo Renault, in attesa del “plotone” cinese

Un'edizione passata del Salone dell'auto di Ginevra
GINEVRA - Nubi nere all’orizzonte del Salone di Ginevra 2024 che, dopo la caotica cancellazione dell’ultimo minuto nel 2020, prova a tornare in calendario dal 26...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

GINEVRA - Nubi nere all’orizzonte del Salone di Ginevra 2024 che, dopo la caotica cancellazione dell’ultimo minuto nel 2020, prova a tornare in calendario dal 26 febbraio al 3 marzo del prossimo anno al Palexpò sotto la gestione della rinnovata Fondazione GIMS. Come riportano diversi media, tra cui gli autorevoli Automobilwoche (Germania) e Autocar (Regno Unito), la presenza delle Case automobilistiche potrebbe essere molto ridotta, per effetto dell’annunciata assenza dei brand Stellantis (Fiat, Alfa, Citroen, DS, Opel, Peugeot e Jeep) ma anche di Hyundai, Bmw, Mercedes, Audi a cui si è aggiunta la marca Volkswgen.

Secondo queste indiscrezioni e fonti dirette dei marchi sono ancora in dubbio Skoda, Cupra e Porsche, ma con basse probabilità di partecipazione. È invece confermata la presenza di Renault che lo scorso 20 ottobre ha dichiarato che parteciperà ai saloni di Ginevra e Parigi del prossimo anno. Gli organizzatori della fiera di Ginevra puntano ora sull’agguerrito squadrone delle Case costruttrici cinesi. Dagli uffici ginevrini di GIMS arriva infatti l’indiscrezione che il team commerciale è in contatto con una ventina di marchi cinesi (già presenti o potenzialmente in arrivo in Europa) con la speranza che almeno due terzi di questi partecipino al Salone di Ginevra 2024.

Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino