A Roma la pista più lunga della stagione 5

La pista dell'E-Prix di Roma
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ROMA - La settima per il settimo. L'ePrix di Roma, che si corre per la seconda volta nella storia della Formula E, è il numero 7 della stagione. E, appunto, deve incoronare il settimo re della capitale, tra l'altro 8 giorni prima della sua data di fondazione, il 21 aprile del 753 a.C. Ci sono buone possibilità che, per la prima volta quest'anno, a vincere sia un pilota che si è già imposto: in questa quinta stagione non è ancora accaduto.



Con i suoi oltre 2,86 chilometri di lunghezza, il circuito cittadino dell'Eur è particolarmente impegnativo e, soprattutto, è il più lungo di questo primo campionato senza cambio macchina. Delle 21 curve, 12 sono a sinistra. Le irregolarità del fondo ed i diversi tipi di asfalto sono tra le caratteristiche della pista che impegna parecchio i piloti, chiamati a destreggiarsi nella gestione dell'energia (e della macchina). Rispetto allo scorso anno, le curve 15 e 16 sono diventate più larghe, contribuendo ad aumentare la velocità media del percorso.

Rispetto ad altri tracciati cittadini, i sorpassi sono molto difficili, ma lo spettacolo è assicurato, come conferma la prova dello scorso anno. Resta da capire se anche a Roma si andrà confermando la tendenza degli ultimi ePrix, quando i colpi di scena si sono concentrati negli ultimi giri. E anche se e in che modo i commissari decideranno di intervenire in caso di contatti.


Jarno Trulli è il pilota italiano più famoso ad aver corso in Formula E: nella prima stagione aveva conquistato anche la pole a Berlino e sfiorato il podio (quarto) a Punta de l'Este. Nel frattempo è stato ingaggiato da Toyota, che non ha dato alcun mandato alla propria scuderia di valutare un eventuale programma per il mondiale full electric: «Il bello della Formula E – osserva – è che lo spettacolo del motorsport che viene portato a casa degli altri. Ha un grande impatto ed è un bel messaggio». Anche Vitantonio Liuzzi (stagione 1 parte della 2) e Michela Cerruti (parte della stagione 1) avevano gareggiato nella Formula E, così come Luca Filippi (Nio) che lo scorso campionato (stagione 4) aveva raccolto un punto nella gara d'esordio senza poi riuscire più ad entrare nella Top 10. Trulli da solo ha conquistato 15 dei 18 punti ottenuti finora nel circuito dalle guide italiane. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino