Roadmap per il rilancio del trasporto merci. Anfia, Federauto e Unrae: ecobonus per il 2021 e disincentivare uso mezzi inquinanti

Una colonna di camion in autostrada
TORINO - Incentivi per gli Euro VI e le alimentazioni alternative, interventi per disincentivare l’uso di veicoli più inquinanti, potenziamento della rete dei...

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TORINO - Incentivi per gli Euro VI e le alimentazioni alternative, interventi per disincentivare l’uso di veicoli più inquinanti, potenziamento della rete dei biocarburanti, sviluppo della rete di ricarica elettrica e a idrogeno. Sono alcune misure della roadmap per il rilancio del trasporto merci che Anfia, Federauto e Unrae hanno illustrato in una conferenza stampa congiunta. Il parco circolante dei veicoli industriali in Italia - hanno ricordato l -sfiora i 700.000 veicoli con portata maggiore di 3,5 tonnellate ed è tra i più vecchi in Europa, con età media 13,4 anni e il 56% dei mezzi ante Euro IV. Anche se le immatricolazioni in 13 anni si sono ridotte di oltre il 40%, dalle 35.442 del 2007 a 20.256 nel 2020, quello dei veicoli industriali rimane un settore strategico come dimostra l’aumento dei volumi trasportati durante il lockdown.

Per disincentivare l’uso dei mezzi più inquinanti Anfia, Federauto e Unrae chiedono una maggiorazione del costo per il passaggio di proprietà, e l’azzeramento del rimborso dei pedaggi stradali e delle accise per i mezzi ante Euro IV, oltre all’entrata in vigore della revisione annuale obbligatoria, anche presso officine private. «Chiediamo di rifinanziare l’ecobonus sui veicoli commerciali per tutto il 2021, di prevedere agevolazioni anche per il rinnovo del parco dei rimorchi e semirimorchi, di rendere operativo il sistema dei ‘certificati bianchì per il rinnovo delle flotte, e la rimodulazione del bollo dei veicoli industriali sulla base del criterio che chi più inquina più paga, con evidenti benefici per l’ambiente e la sicurezza» ha detto Paolo A. Starace, presidente della Sezione Veicoli Industriali dell’Unrae.

«Il rinnovo del parco circolante risponde anche alla necessità di elevare gli standard di sicurezza dei veicoli che ogni giorno viaggiano sulle strade, superando la contraddizione tra gli enormi investimenti dei produttori per adeguarsi alle normative vigenti in materia e l’effettiva dotazione dei mezzi», ha aggiunto Luca Sra, delegato Anfia per il Trasporto merci. «Non possiamo lasciarci sfuggire l’occasione offerta dai fondi previsti dal Pnrr per una modernizzazione del comparto trasporti in un’ottica più moderna e rispettosa dell’ambiente» sottolinea Gianandrea Ferrajoli, coordinatore Federauto Truck. 

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Il Gazzettino