Renault Mégane Sporter, confortevole e connessa ora è anche ibrida ricaricabile

La Renault Mégane Sporter Phev in ricarica
ROMA - Causa ingombro batteria, la nuova Megane Sporter ibrida plug-in perde 132 litri (da 521 a 389). Ma non mancano, nell’abitacolo, numerosi vani per sistemare oggetti di...

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ROMA - Causa ingombro batteria, la nuova Megane Sporter ibrida plug-in perde 132 litri (da 521 a 389). Ma non mancano, nell’abitacolo, numerosi vani per sistemare oggetti di piccole dimensioni. Aggiornato il sistema multimediale, con Android Auto e Apple CarPlay, ora è possibile leggere le email e scaricare app di musica, news e meteo. Apprezzabili le 4 prese USB; di pregio il display da 10” del cruscotto digitale configurabile (consente di visualizzare anche le mappe del navigatore e i flussi di energia istantanei, tra il motore a benzina, le batterie e le ruote) e quello verticale da 9,3” a centro plancia.

La nuova Renault Megane Sporter ibrida plug-in è stata presentata a Roma nel corso di un evento svoltosi all’interno del parco di Villa Blanc, 39.000 mq di verde vincolato, che dal 2017 ospita il Campus della Luiss Guido Carli, ateneo che prevede studi e ricerche estesi ai processi di business ed agli ambienti corporate coprendo campi emergenti quali etica, responsabilità sociale, sostenibilità. Una scelta simbolica, mirata a sottolineare i valori della tecnologia ibrida.

Dell’ultima generazione di Megane, datata 2016, sono state commercializzate in Italia oltre 38.000 unità, poco più del 50% ad aziende, e circa il 60% in versione Sporter (station wagon). Ora la filiazione italiana della casa francese vuole proseguire sulla medesima strada, ma con il “valore aggiunto” della tecnologia ibrida già sperimentata con successo su Captur e con l’ambizione di conquistare sempre più clienti anche tra le aziende votate al business.

 

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Il Gazzettino