PARIGI - Il risultato dei test condotti dalla commissione del ministero dell'Ambiente francese sulle emissioni dei veicoli diesel potrebbe costare molto caro a Renault. La...
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Sono invece già in via di ritiro 15 mila esemplari con motori 110 cd, per rimediare a un "errore di calibratura" dei sistemi anti-inquinamento, problema tecnico di cui Renault "era già al corrente" fin da settembre scorso. Mentre a marzo, come preannunciato ieri, arriverà un piano complessivo sul fronte delle emissioni.
A creare problemi alla casa della Losanga, ancora secondo Les Echos, sarebbero al momento due modelli che, nelle prove realizzate dagli esperti della commissione voluta dal ministro Segolene Royal, non sono risultati in linea con le soglie di emissioni inquinanti consentite dalla legge: la Captur, a cui si riferiscono i 15 mila ritiri già' in corso, e l'Espace 5, nuovo diesel arrivato sul mercato la scorsa primavera.
Le difficoltà sarebbero di due tipi: la prima è dovuta a un "difetto tecnico" che impedisce ai sistemi anti-inquinamento integrati nei motori diesel di funzionare come dovrebbero, mentre la seconda riguarda le performance in condizioni specifiche, per esempio in caso di temperature troppo basse. Renault non è però l'unica casa automobilistica ad avere problemi con la commissione del governo francese.
Secondo quanto rivela la stampa d'Oltralpe, anche Opel, Mercedes e "un terzo costruttore" dovranno presentarsi davanti agli esperti e fornire spiegazioni sui risultati di alcuni modelli nei test su strada, che hanno evidenziato emissioni superiori alle soglie di legge. L'appuntamento e' fissato al 28 gennaio, e nel frattempo la commissione continua il suo programma di test, che ha finora coinvolto 22 modelli di otto marche differenti e prevede di arrivare a 100, tra cui anche alcuni veicoli Fca. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino