Rally di Montecarlo, Neuville con Hyundai in testa dopo le prime due speciali

La Hyundai di Neuville
MONTECARLO – Con un secondo stage da incorniciare, Thierry Neuville ha chiuso in testa la prima giornata del Rallye Monte Carlo, la prova che apre la stagione 2020 del World...

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MONTECARLO – Con un secondo stage da incorniciare, Thierry Neuville ha chiuso in testa la prima giornata del Rallye Monte Carlo, la prova che apre la stagione 2020 del World Rally Championship. Orfano di Citroen, che ha chiuso il programma ufficiale per concentrarsi sui clienti impegnati nel Wrc2, il campionato è interessante per i nuovi assetti. Ott T ä nak, che si è aggiudicato il titolo piloti 2019, non ha il numero uno e con la Hyundai i10 coupé, è attualmente terzo della generale.


In seconda posizione c'è il sempreverde Sébastien Ogier, passato alla Toyota e dominatore della gara provenzale negli ultimi sei anni. Il francese si era imposto nella prima cronometrata, ma nella seconda ha rimediato oltre 25 secondi dal belga. Nella generale tallona Neuville con oltre 19'' di ritardo, precedendo l'estone di sei secondi esatti. Ai piedi del podio virtuale, ad appena 3 decimi da T änak, c'è Elfyn Evans con la seconda Yaris del team Gazoo.

La terza Hyundai, quella di Sébastien Loeb, è già lontanissima (51'' da Neuville), ma occupa la quinta piazza con 16 secondi di margine sulla prima Ford Fiesta, che la scuderia M-Sport ha affidato ad Esapekka Lappi, rimasto senza sedile dopo il ritiro di Citroen. Al suo esordio nel Wrc1, il giovane Kalle Rovanper ä , da tutti indicato come l'astro nascente della specialità, è attualmente settimo a 1:18 dalla vetta.

Quasi tutto lo svantaggio lo ha rimediato nel secondo stage, definito da tutti i piloti molto difficile. Malgrado i suoi dubbi, Neuville lo ha evidentemente affrontato le modo giusto rifilando distacchi “abissali” ai rivali, praticamente non meno di un secondo per ciascuno dei 25,5 chilometri percorsi. Oggi, venerdì, si continua con 6 stage per complessivi 122,58 km: la scelta delle gomme sarà come sempre decisiva perché il percorso è misto. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino