Porsche Se: l'utile è di 4,4 mld di euro (+26,3%). Quasi un miliardo di dividendo

La sede Porsche a Zuffenhausen
STOCCARDA – Possedere un colosso che produce moto, auto, veicoli commerciali e industriali rende sempre. Anche parecchio, come conferma il bilancio della Porsche Automobil...

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STOCCARDA – Possedere un colosso che produce moto, auto, veicoli commerciali e industriali rende sempre. Anche parecchio, come conferma il bilancio della Porsche Automobil Holding Se, la finanziaria delle dinastie Piech e Porsche che controlla il gruppo Volkswagen. La holding ha quasi il 31% delle quote, ma ha più della metà dei diritti di voto (assieme al Land della Bassa Sassonia supera il 70%).


La ripresa del gruppo, la Volkswagen Ag, è stata determinante per il positivo andamento del bilancio. Anche perché la controllata Planung Transport Verkehr Ag, specializzata in software e consulenze in tema di logistica, mobilità e trasporti, è sì cresciuta in doppia cifra, ma con un fatturato di 116 milioni ed un utile di 5 è sostanzialmente irrilevante rispetto al risultato del colosso di Wolfsburg. L'utile dopo le imposte è stato 4,4 miliardi di euro, con una impressionante crescita del 26,3% rispetto all'esercizio del 2018. I

Il dividendo assegnato agli azionisti (fra i quali c'è anche la Qatar Holding, che detiene il 10% della finanziaria, ma anche quasi il 15% della Volkswagen Ag con il 17% dei diritti di voto) lievita in maniera significativa: 90 cent in più rispetto allo scorso anno, pari a 3,11 euro. Agli investitori andranno 952 milioni di euro, contro i 676 dello scorso anno. La Holding vanta circa 330 milioni di liquidità in meno (da 864 a 553) perché nel corso del primo trimestre dell'anno aveva acquisito altri titoli del gruppo aumentando i diritti di vota dal 52,2% al 53,1% dei diritti di voto. Un'operazione ripagata dal mercato, ma sulla quale gravano adesso le incertezze del coronavirus: l'industria dell'auto è fra le più penalizzate in borsa.


Tra le altre preoccupazioni della Porsche Se ci sono ancora i contenziosi legali per un totale di sei miliardi e mezzo di richieste di danni e risarcimenti. Per il dieselgate sono in corso 199 azioni presso il tribunale di Stoccarda per circa 1,1 miliardi. I restanti riguardano la discussa “scalata” al gruppo Vw. Per il 2020 la Holding ha ammesso l'elevata incertezza legata allo sviluppo della pandemia. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino