Peugeot “approda” in mare con una barca a vela. E’ il nuovo Tofinou 9.7 di Latitude 46

Latitude 46 si è rivolto agli specialisti del Peugeot Design Lab per realizzare il Tofinou 9.7
ROMA - La contaminazione tra auto e nautica non è frequente, ma negli ultimi tempi si è intensificata per effetto della crescente attenzione al design da parte dei...

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ROMA - La contaminazione tra auto e nautica non è frequente, ma negli ultimi tempi si è intensificata per effetto della crescente attenzione al design da parte dei cantieri. E se è vero che le esigenze dei due settori sono piuttosto lontane, è anche vero che stile, funzionalità, ergonomia, qualità dei materiali sono elementi in comune che avvicinano auto e barche, esaltando il lavoro degli specialisti del design. E’ su queste basi, dunque, che il cantiere francese Latitude 46 si è rivolto agli specialisti del Peugeot Design Lab per realizzare il Tofinou 9.7, barca a vela di 9,75 metri destinata a stupire per alcune caratteristiche peculiari che le assegnano un posto privilegiato nell’alto di gamma di dimensioni contenute.


Della nuova barca nata dalla collaborazione tutta francese tra Latitude e Peugeot Lab sono state già realizzate due unità che verranno presentate al pubblico al Salone della Rochelle (18-23 settembre) e poi, a dicembre, al Salone di Parigi. Siamo comunque in grado di illustrare, con largo anticipo, le caratteristiche principali della nuova barca, certi che sia candidata ad un ruolo di primo piano nel panorama velistico europeo.

Sul piano stilistico, la “firma” della Casa trova espressione nelle linee molto eleganti, pure, raffinate e classiche e nell’impiego di materiali nobili come il mogano verniciato, l’acciaio inox e il carbonio. Sul piano strutturale, il nuovo Tofinou 9.7 adotta un triplo sistema di chiglia (a scelta fissa, basculante o sollevabile) e si adatta a tutti gli specchi d’acqua, sia pure per navigazioni giornaliere. Soprattutto, gli specialisti di Michele Molino, l’architetto che guida Peugeot Lab, hanno co-progettato la disposizione del ponte, facendo in modo che lo spazio a bordo permetta di navigare in solitaria o con l’equipaggio. Tutti i comandi, compresi gli argani, sono a portata di mano e il cockpit integra due touchscreen con i comandi orientati verso il timoniere e protetti dagli spruzzi d’acqua. Sul piano puramente estetico, inoltre, si fa apprezzare il design elegante e moderno del tetto della cabina, laccato nero e inserito nel mogano.

«Con Peugeot Design Lab abbiamo lavorato fianco a fianco per infondere modernità, migliorare la vita a bordo e l’ergonomia» ha detto in proposito Christian Iscovici, direttore del cantiere Latitude 46. E ha aggiunto: “Michele Molino ha disegnato una carena più potente e più larga, promessa di un’esperienza di navigazione intensa e controllata. Siamo molto fiduciosi nel successo della barca e certi che le soluzioni adottate per la carena e per il ponte incarnino lo spirito di una nuova generazione di barche a vela”.








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Il Gazzettino