ZURIGO - Poche case automobilistiche possono vantare un pubblico che prim’ancora dei soliti parametri di giudizio (design, prestazioni, consumi, listini) mettono al primo...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Tale passione, manifestata senza confini di tempo, di spazio, di età, si è rivelata in tutta la sua forza sabato 22 settembre a Hinwil, nei pressi di Zurigo, sede del Centro per la sicurezza stradale Betzholz TCS, dove si è svolto il più grande evento dedicato agli alfisti mai organizzato in Europa.
Denominato proprio “Passione Alfa Romeo”, l’happening del Biscione ha richiamato circa cinquemila persone; oltre 400 le vetture dell’Alfa presenti a vario titolo: molte moderne, la gran parte storiche guidate ed esibite da impareggiabili collezionisti e da ex piloti rimasti legati allo storico marchio, come Arturo Merzario.
Tra le più ammirate e preziose anche la 33 Stradale recentemente impostasi nel Concorso d’eleganza di Villa d’Este. Ma non solo: hanno incantato anche altri gioielli entrati nella storia dell’automobilismo come gli esemplari che FCA Heritage ha esibito sottraendoli per una volta al Museo di Arese: tra questi, l’Alfa 6C 1750 GS del 1930, icona della Mille Miglia, dove trionfò superando per la prima volta la media dei 100 km/h, condotta da Nuvolari e Guidotti.
Hanno incantato l’enorme platea di alfisti anche l’Alfa GP Tipo B P3 del 1932, da tutti considerata una delle migliori auto da competizione di tutti i tempi; l’Alfetta 159 del 1951 campione del mondo con Fangio; l’affascinante 1900 Super Sprint del 1954, grande protagonista della categoria Gran Turismo negli anni 50; la 1750 GTAM e la mitica 33 TT12, strepitosa regina del Mondiale Marche negli anni 70. Per alimentare ulteriormente l’entusiasmo dei fan, non è mancata l’esibizione della showcar del Team Alfa Romeo Sauber F1.
In occasioni di questo tipo è fondamentale non abbandonarsi alla nostalgia e dare un senso all’evento sottolineando il valore della continuità: tradizione e innovazione in primo opiano, dunque. E in questa ottica sono state presentate, accanto alle storiche, le nuovissime serie speciali del marchio Alfa, vale a dire la Giulia e la Stelvio Quadrifoglio nell’allestimento NRING.
Sono due modelli eccezionali, realizzati a tiratura limitata di sole 108 unità, a ricordare i 108 anni che l’Alfa ha festeggiato il 24 giugno scorso. Soprattutto, sono state realizzate per celebrare i record stabiliti sul circuito tedesco del Nurburgring (20,832 km), lì dove tutti i costruttori si cimentano alla ricerca delle migliori prestazioni.
A tal proposito vale la pena ricordare che la Giulia Quadrifoglio Verde, con il motore 2.9 V6 biturbo ha fermato il cronometro nel tempo di 7’32”, primato per le berline a quattro porte di normale produzione. Una prestazione monstre, ma tutto sommato non sorprendente per un’auto che adotta un motore da 510 cavalli, vanta un eccellente bilanciamento dei pesi e prestazioni strepitose in velocità massima (307 km/h).
Stesso discorso per la Stelvio Quadrifoglio NRING a trazione integrale, che con il medesimo motore ha stabilito il record per i Suv della sua categoria, fermando i cronometri sul tempo di 7’51”7, raggiungendo la velocità massima di 283 km/h e passando in accelerazione da 0 a 100 in 3,8 secondi.
A completare lo scenario di “Passione Alfa” anche la presenza di due serie speciali, a tiratura limitata (Competizione e Italia) delle versioni coupé e spider dell’Alfa 4C, la supercar tascabile con cui la casa del Biscione assicura emozioni e prestazioni degne della tradizione del marchio affidandosi a una scocca centrale in carbonio e a un “piccolo” motore 4 cilindri turbo da 1750 cc, costruito in alluminio, capace di sviluppare 245 cavalli. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino