Le pagelle del Gp del Brasile: Fernando e Lewis non si arrendono. Ricciardo merita un 8: velocissimo

Il podio del Gp del Brasile
ALONSO 10 Una gara fantastica che nobilita il terzo posto prima con una difesa strenua su Perez e poi un sorpasso mozzafiato nelle ultime curve. Clint Eastwood diceva che quando...

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ALONSO 10
Una gara fantastica che nobilita il terzo posto prima con una difesa strenua su Perez e poi un sorpasso mozzafiato nelle ultime curve. Clint Eastwood diceva che quando un uomo col fucile incontra uno con la pistola, quest’ultimo è un uomo morto. Ma quando ad avere la pistola è uno tutto grinta come Alonso e il fucile-Red Bull ce l’ha Perez, la regola non vale più: infatti Fernando è passato sulle orecchie del messicano agguantando il podio.


NORRIS 9,5
Si merita un voto più alto di Verstappen perché ha rischiato più di lui: l’ha attaccato in partenza e nei primi giri, ha fatto il giro più veloce e ha dovuto arrendersi solo alla maggior velocità della Red Bull. Bravo Lando che scavalca così Sainz in classifica Piloti.


VERSTAPPEN 8,5
Nuovo, ennesimo record stagionale di Gp vinti per lui ma senza spingere al massimo. Però quando ci ha provato, non è riuscito a volare come al solito. 


RICCIARDO 8
È rimasto fuori dalla top ten soltanto perché è partito con un giro di svantaggio a causa dell’incidente in cui è stato coinvolto al via. Ma in corsa è stato velocissimo tanto che si è pure sdoppiato.


TSUNODA 7
Bella gara del giapponesino (nonostante un dritto) che ha portato due preziosissimi punti alla classifica dell’Alpha Tauri che assieme a quelli conquistati nella gara sprint hanno permesso di scavalcare in classifica Costruttori di togliersi dal penultimo posto.


SAINZ 6
Gara scialba, sia in qualifica che in gara. L’unica soddisfazione per lui è stato vincere il duello con le Mercedes e guadagnare qualche punticino nel campionato Costruttori. Sainz ha finito la gara con 50 secondi di distacco dal vincitore: un’enormità. Un gap che definisce la poca competitività della sua Rossa.


MERCEDES 5
Se Ferrari non ride, Mercedes piange proprio. Un disastro la gara a gambero di Hamilton e Russell. Alla vigilia erano dati come outsider contro la Red Bull e invece Hamilton ha faticato a finire nei primi dieci con una macchina lenta in rettifilo e Russell si è addirittura ritirato.


ALFA ROMEO 4
Il finale di stagione della Sauber dipinta col brand italiano è disastroso. Auto poco competitiva e anche fragile: un doppio ritiro di Bottas e Zhou e sono diventati penultimi nel campionato.


LECLERC N.G. 


Non si può gettare la croce su un pilota che finisce a muro nel giro di formazione non per colpa sua ma per un guasto che gli inchioda le ruote. Cosa pensare? Quello che lui ha gridato con amarezza: «Ma perché sono così sfortunato?”». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino