TORINO - Il Burgman 400 è stato lanciato nel 1998 e ha, di fatto, creato un nuovo segmento per gli scooter di grossa cilindrata. Scooter made in Japan, caratterizzato da...
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Il modello di punta resta il 650 Executive che, a differenza dei modelli minori, offre un propulsore bicilindrico ed un cambio CVT assistito elettronicamente. I modelli di cilindrata inferiore mantengono invece, come è classico nel campo di questi veicoli, il cambio CVT tradizionale. Il primo mercato del Suzuki Burgman è proprio l’Italia. Sono, infatti, principalmente le grandi città ad accogliere il maggior numero di Burgman, confermando il fatto che il centro urbano è sempre stato ed è tutt’ora sicuramente uno dei terreni preferiti del maxi-scooter giapponese.
Tuttavia sono proprio le straordinarie doti di comfort e “abitabilità” del nuovo Burgman 400 ad ampliare il ventaglio delle sue destinazioni d’uso. È uno scooter agile e maneggevole nonostante abbia un’interasse non tra i più contenuti. Si trova, dunque, a proprio agio in città, tra le auto, e si rivela un ottimo compagno di viaggio nel quotidiano. In particolare, soddisfa le esigenze di chi all’agilità più estrema (quella tipica di un ruote alte, per intenderci) preferisce comodità, spazio per pilota e passeggero e capacità di carico.
Allo stesso tempo riesce a garantire però performance e comfort anche fuori dai centri urbani. Il Suzuki Burgman si guida benissimo in autostrada, dove offre la giusta riparazione dal vento, e nei percorsi misti, dove invece si possono apprezzare le doti tecniche e dinamiche. E qualora si decidesse di utilizzare il nuovo Burgman per viaggiare è possibile attingere dal catalogo accessori originali, che prevede il parabrezza maggiorato, il bauletto posteriore, le manopole riscaldabili e i paramani. Il passeggero può inoltre contare su una porzione di sella ampia e soprattutto su nuove maniglie, riviste nel design pratiche e funzionali.
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Il Gazzettino