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I primi e tanto attesi test collettivi del Mondiale F1 sul circuito catalano di Montmelò, hanno fornito le prime indicazioni riguardo l'affidabilità, la resa, delle monoposto nate con i nuovi regolamenti tecnici che tagliano con il passato. L'introduzione dell'effetto suolo per favorire i sorpassi, ha centrato l'obiettivo ricercato dalla FIA e da Liberty Media? Nel corso dei test, i piloti hanno potuto girare tutti assieme e non sono mancate le occasioni per capire come si comportano le vetture quando sono in scia. Carlos Sainz, pilota Ferrari, ha raccontato: "Sono andato a caccia di avversari per capire come reagiva la F1-75 e ho sentito qualche differenza evidente rispetto alle precedenti monoposto. Direi che sono ottimista". Charles Leclerc, suo compagno di squadra, ha evidenziato un altro aspetto: "Ho notato che se sono a cinque decimi dalla macchina che mi precede, la sensazione è molto migliorata, ma se mi trovavo a un secondo, non ho notato niente di diverso dagli anni precedenti. Invece, tra il secondo e i tre secondi di ritardo da chi avevo davanti, la vettura reagisce meglio e ci si può avvicinare con facilità".
Negli studi compiuti da Liberty Media e FIA, a 20 metri di distanza da chi precede, le macchine a effetto suolo dovrebbero avere una perdita di carico limitata al 4 per cento, contro il 35 del 2021. È probabile che il valore sia poi più alto delle simulazioni, ma dovrebbe comunque giocare a favore della vita dei pneumatici, comunque riprogettati dalla Pirelli vista la contemporanea introduzione dei cerchi da 18 pollici. "Sembra un po' più facile restare vicini.
Qualche controindicazione, però, sembra esserci: secondo George Russell, neo pilota Mercedes, si sarebbe ridotto il beneficio della scia in rettilineo. L'inglese se n'è accorto in un episodio preciso: "Ero giusto dietro a Norris, a una distanza di una o due auto, e non l'ho raggiunto. È stato un po' preoccupante". E in teoria non ci sarebbe nemmeno la variabile-motore, dato che la McLaren di Norris è spinta dalla power unit della Stella. Con l'effetto suolo, quindi, meglio in curva e peggio sul dritto? Fosse così, la scelta di mantenere il DRS, un male necessario ormai presente dal 2011, sarebbe stata corretta. Ma aspettiamo i riscontri su altri circuiti, a cominciare proprio da Sakhir, e quando sarà gara vera.
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