Musk: «John ha aiutato Tesla in un momento difficile». Elkann: «Triste una Ferrari a guida autonoma»

John Elkann con Elon Musk durante l'Italian Tech Week
TORINO - «Tesla è stata vicina alla bancarotta sei, sette volte. Uno dei momenti più duri è stato tra il 2018 e il 2019 per le difficoltà legate...

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TORINO - «Tesla è stata vicina alla bancarotta sei, sette volte. Uno dei momenti più duri è stato tra il 2018 e il 2019 per le difficoltà legate alla Model 3 e John mi ha aiutato molto». Elon Musk, in collegamento dal Texas, dove hanno sede la Tesla e SpaceX dialoga con John Elkann e risponde alle domande del pubblico delle Ogr di Torino. Uno dei momenti più attesi dell’Italian Tech Week, due giornate dedicate all’innovazione, con i protagonisti della scena tech internazionale. «Dovevamo fare diventare la Model 3 un’ auto di massa, doveva iniziare la produzione in grandi volumi, ma è stato difficile. In quel periodo ho parlato molto con John, è stato un amico», racconta Musk. «Sono contento che Comau vi abbia aiutato a trovare una soluzione. Comau è un’azienda fantastica», commenta Elkann che ricorda anche lui i momenti difficili alla guida delle sue aziende. «Ho affrontato più di tre crisi.

Avere un ruolo attivo in azienda comporta dei rischi. Bisogna essere consapevoli che si può essere sulle montagne russe, avere alti e bassi. Non bisogna mai deprimersi quando si è in un momento basso, mai esaltarsi troppo quando si è in un momento alto. Bisogna cercare un equilibrio», spiega Elkann. Che per la Ferrari non immagina un modello a guida autonoma. «Sarebbe triste. Lo spirito Ferrari è proprio quello di poterla guidare. In un mondo in cui l’autonomia andrà a colonizzare gran parte della guida, il valore della guida umana aumenta. La Ferrari è già ben posizionata e dovrebbe continuare a essere quello che è».

È il giorno in cui Stellantis annuncia l’alleanza con Mercedes, nuovo partner di Automotive Cells Company (Acc), la società con TotalEnergies per la produzione di batterie: un accordo che garantisce la sicurezza di approvvigionamento di un componente chiave per l’industria delle auto elettriche. La crisi del comparto dei semiconduttori, a causa della carenza dei chip, è un tema dell’incontro. «Sarà di breve termine ci sono molte fabbriche in fase di costruzione, credo che avremo una buona capacità di offerta entro il prossimo anno», dice Musk che ha annunciato la produzione in proprio di chip per la Tesla.

Musk - che svela un ospite a sorpresa, Mauro, ingegnere italiano che lavora a SpaceX - non può non parlare di spazio. «È difficile creare civiltà su Marte, ma se riuscissimo a mettere base lì potremmo partire per esplorare il sole e altre galassie. Non so se riusciremo ad andare oltre la nostra galassia, ma già nella nostra magari incontreremo una civiltà aliena». Alle ‘tecnologie alienè guarda anche Elkann: «se potessimo inventare il teletrasporto, l’esplorazione dello Spazio potrebbe essere più veloce». Il presidente di Stellantis e il ceo di Tesla, che si sono incontrati per la prima volta in Sicilia alcuni anni fa, condividono l’idea che «bisogna tornare a vedere l’energia nucleare come una cosa positiva» e vedono entrambi nell’energia solare una delle sfide future. «Sono molto ottimista sul futuro. I giovani hanno resistito in modo incredibile alla pandemia, mi danno fiducia», dice Elkann. Concorda Musk: «Meglio essere ottimisti e avere torto che essere pessimisti e avere ragione. Il modo migliore per prevedere il futuro è costruirlo». 

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Il Gazzettino