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Cybersecurity, intelligenza artificiale, spazio, auto elettrica oltre che libertà di informazione: sono questi alcuni degli argomenti che hanno tenuto oggi intorno a un tavolo nella capitale la premier Giorgia Meloni, il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani e il patron di Twitter, Tesla e SpaceX Elon Musk. Un’occasione servita agli esponenti del governo per far capire all’imprenditore che l’Italia è «il» posto dove investire in Europa. Il magnate, impegnato in un tour in Europa, ha fatto tappa a sorpresa a Roma prima di recarsi domani dal presidente francese Emanuel Macron per parlare di veicoli elettrici. Arrivato questa mattina direttamente dal Texas con un volo privato atterrato a Ciampino, è stato visto in giro per le strade della capitale a bordo di una Tesla bianca con targa italiana. Non è mancata una fugace visita al Colosseo e poi anche l’appuntamento per un’intervista a Quarta Repubblica sulla terrazza dell’hotel Bernini Bristol, location scelta appositamente per poter godere la vista sui tetti della città. Poi è stata la volta degli appuntamenti istituzionali. Primo tra questi, è stato quello in mattinata a palazzo Chigi da Tajani.
«Abbiamo parlato di tante cose, di cibersecurity, di spazio, di auto elettrica e di politica industriale, di Twitter e di libertà di stampa che in tante parti del mondo non c’è» ha sottolineato il ministro degli Esteri al termine del giro di tavolo con Musk ricordando che sono tutti settori dove l’Italia dispone di manodopera e tecnologia all’avanguardia.
Il meeting di ieri è stata anche l’occasione per Musk per evidenziare, viene riferito, che la premier italiana è molto focalizzata sulla difesa dell’interesse nazionale italiano e il magnate Usa ha anche espresso «grande interessamento per Meloni». Terminati gli incontri al vertice in Italia, in serata è previsto il trasferimento a Parigi dove domani sarà la volta di Macron per parlare dell’eventuale costruzione della prossima gigafactory di Tesla in Francia. Il ministro della transizione digitale, Jean-Noel Barrot, ha dichiarato a Cnbc che «sarà fantastico avere una fabbrica Tesla in Francia, ci sono stati molti sforzi ed energie per assicurarsi che ciò sia possibile e che possa accadere». Effettivamente la Francia ha cercato di rafforzare la sua posizione di hub per l’industria delle auto elettriche aprendo quest’anno la sua prima fabbrica di batterie. «Abbiamo anche investito nell’intero settore delle batterie elettriche, quindi cercheremo di convincere (Musk, ndr.) che la Francia è il miglior posto possibile in Europa per stabilire la prossima fabbrica Tesla», ha detto Barrot definendo il fondatore di Tesla un «grande inventore, probabilmente uno dei più grandi dell’inizio di questo secolo».
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