MotoGP, Valentino: «Devastato dalla morte del Sic, ma non ho mai pensato di smettere»

Marco Simoncelli e Valentino Rossi
ROMA - «Essere anche coinvolto nell’incidente è stata una cosa devastante. Difficile da superare personalmente, ma non ho mai pensato di smettere»....

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ROMA - «Essere anche coinvolto nell’incidente è stata una cosa devastante. Difficile da superare personalmente, ma non ho mai pensato di smettere». Valentino Rossi torna con queste parole sull’incidente mortale di Marco Simoncelli che lo ha visto coinvolto nel Gp di Malesia dell’ottobre 2011.


«Mi è dispiaciuto però essere lì -aggiunge il “dottore” alla rivista “Riders”-. Magari se fossi stato due moto più avanti sarebbe stato un pò più facile, ecco. Però con il tempo passa tutto e quando penso al Sic ho solo ricordi positivi. Alla fine è andata così e non ci si può fare niente. Con lui eravamo molto amici, stavamo insieme quasi tutti i giorni, almeno cinque, sei giorni a settimana. Quasi sempre, finito l’allenamento, andavamo a cena a casa di Carlo (Casabianca, il preparatore atletico), con il Sic che portava il sushi e che ne mangiava il doppio di noi e noi che lo mandavamo affanculo. Era bello».

«Sono andato avanti per amore. Sennò avrei già smesso. Perché una situazione come quella dell’incidente di Marco non la superi. Ero già grande, avevo vinto dei Mondiali, potevo dire basta. Ho cercato di dividere le due cose, il dolore e quello che si deve fare per superare. Poi ho pensato alla carriera, che volevo continuare, volevo tornare in Yamaha e tornare a vincere», conclude Rossi. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino