BURIRAM - «Come ogni anno, prima delle prove, facciamo questo tour asiatico ed è la seconda volta che vado a Manila. È sempre bello andarci perché la...
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Tutto pronto dunque sul circuito di Buriram che da domani a domenica ospita la penultima tornata di test ufficiali della MotoGp. La pista thailandese (da quest’anno in calendario, gara domenica 7 ottobre) è una novità per i piloti del motomondiale, mentre la frequentano già i colleghi della Superbike. Costruita nel 2014, sorge a circa cinque ore da Bangkok, nel nord est del paese asiatico. Lunga 4,6 chilometri, si sviluppa con sette curve a destra e sei a sinistra. I team sono quindi attesi da una doppia prova, procedere nello sviluppo delle moto e prendere confidenza con il tracciato. Nei test di fine gennaio, a Sepang, il più veloce è stato Jorge Lorenzo che, con la Ducati ufficiale, ha stabilito il record della pista. Un bell’inizio di 2018 per il marchio di Borgo Panigale, che ha mostrato i progressi ottenuti con il lavoro invernale.
Sia Lorenzo che Andrea Dovizioso hanno ricavato buone impressioni dalla GP18. La Ducati è stata pioniera dell’aerodinamica con l’adozione delle ali sulle carenature e ulteriori novità sono possibili a Buriram. Un intenso lavoro sull’aerodinamica attende anche la Honda. Il team Hrc fino ad ora si è concentrato soprattutto sul motore. Riscontri positivi sono giunti sia dal campione del mondo in carica, Marc Marquez, che dal suo compagno squadra, Dani Pedrosa, affiancato dal collaudatore Cal Crutchlow. La Yamaha spera di avere dalla sua le alte temperature thailandesi ed un asfalto con un’aderenza non eccessiva. Dopo i primi due giorni molto positivi a Sepang sia per Maverick Vinales che per Valentino Rossi, il terzo è stato un pò più difficile per il marchio di Iwata. Confermato il telaio che deriva da quello del 2016, Yamaha ha provato una carenatura aerodinamica in Malesia, con esiti positivi. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino