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Per appena diciassette millesimi Kamui Kobayashi ha negato alla Ferrari la pole nella “sua” Monza. Nulla da fare per Antonio Fuoco che, al termine di una qualifica tiratissima, si è dovuto inchinare al nipponico della Toyota. Siglando un crono di 1’35”358, Kobayashi ha ammutolito i tifosi del Cavallino Rampante giunti in massa per tifare gli eroi che hanno conquistato la 24 Ore di Le Mans del centenario.
Vietato arrendersi, visto che entrambe le 499P hanno mostrato di avere un ottimo passo gara.
La Cadillac si è confermata ancora una volta la LMDh più veloce del lotto grazie al quinto tempo fatto registrare da Alex Lynn. Nonostante la netta superiorità numerica, con ben quattro 963 LMDh, le Porsche non hanno brillato sul tracciato brianzolo. Solamente ottavo l’ufficiale Frédéric Makowiecki, seguito dalla Hypercar privata del Team Jota con al volante il cinese Yifei Ye.
Prima pole position nel Wec per Robert Kubica. Autore di 1’39”354, il polacco ex F1 è stato il più rapido di classe LMP2. L’alfiere del WRT ha staccato di oltre tre decimi il nipote d’arte Pietro Fittipaldi, secondo al termine della sessione. Fine settimana difficile quello del Team Prema. La squadra tricolore ha piazzato Dorian Pin al settimo posto di classe, mentre Andrea Caldarelli si è dovuto accontentare del decimo crono.
Una velocissima Sarah Bovy ha conquistato la sua seconda pole stagione in LMGTE Am. La ragazza, al volante della Porsche 911 RSR del team tutto al femminile Iron Dames, ha stampato un crono di 1’47”623 rifilando quasi mezzo secondo all’Aston Martin Vantage di Ahmad Al Harthy. Più staccata la Corvette C8.R del leader di campionato Ben Keating. L’americano sarà costretto a prendere il via dalla sesta casella dello schieramento riservato alle GT. Ciò nonostante la squadra a stelle e strisce potrà chiudere i giochi già nella 6 Ore di Monza laureandosi campione del mondo nel WEC.
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