BARCELLONA - Nuovo linguaggio stilistico, nuova edizione, ma sempre coupé a quattro porte. Torna CLS, terzo capitolo di una storia che ha dato vita ad un vero e proprio...
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La serie di novità che distingue CLS potrebbe tendere all’infinito, se non fosse che l’apparato meccanico, elettronico ed elettrico, derivi dalle più recenti Classe S e Classe E. La trazione integrale 4Matic è di serie, così come il cambio automatico a 9 marce 9G-Tronic. Che su Cls è abbinato a due motorizzazioni, una diesel e una benzina, declinate in 3 varianti: la 350 d, la 400 d e la 450. Tutte sei cilindri in linea, con cilindrata nell’intorno dei tre litri e potenze rispettivamente pari a 286 cv, 340 cv e 367 cv. Il primo è a gasolio (350 d e 400 d), il secondo a benzina (450). Quest’ultimo, grazie alla rete di bordo a 48 Volt e al sistema EQ Boost, può contare su un picco di potenza di ulteriori 22 cavalli.
Ma non è solo l’efficienza alla ruota che distingue la CLS, perché la coupé-berlina tedesca tiene pure all’efficienza dei propri autisti. Tra le varie chicche di cui può essere dotata, la più originale è il sistema Energizing (optional all’interno di un pacchetto dedicato), una sorta di personal trainer on-board. Oltre ai sedili massaggianti, suggerisce anche una serie di movimenti tramite il display sopra la consolle centrale, che coinvolgono spalle, collo e braccia; e che il conducente dovrebbe eseguire quando ad esempio è fermo in coda.
Sicurezza e sistemi di assistenza alla guida sono una componente standard di CLS e si rifanno all’offerta di Classe S e Classe E. Toccano le corde delle sterzo e, tra gli altri, permettono all’ammiraglia di Stoccarda di passare da una corsia all’altra in modo del tutto autonomo. Si tratta sostanzialmente di un livello di guida autonoma designato come 2. A bordo, oltre al doppio schermo da 12,3 pollici, fanno finalmente il loro ingresso entrambi le interfaccia più di successo nel mondo delle quattro ruote: Android Auto e Apple CarPlay. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino