Mercato auto Italia, Unrae, intervenire su incentivi, siano più fruibili. Serve subito il tavolo automotive per decarbonizzazione

Un parco auto
«Visto il perdurare di un fortissimo e gravissimo ritardo nella transizione energetica, l’Unrae ribadisce la necessità di intervenire sull’attuale sistema...

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«Visto il perdurare di un fortissimo e gravissimo ritardo nella transizione energetica, l’Unrae ribadisce la necessità di intervenire sull’attuale sistema di incentivi in modo da renderli più fruibili, indirizzati senza compromessi ai target europei e destinati anche alle imprese, vero motore della transizione, rivedendo le regole e recuperando i residui del 2022 e quelli ormai quasi consolidati del 2023’. Lo sostiene in una nota il presidente dell’associazione, Michele Crisci, in occasione dei dati sulle immatricolazioni auto. In particolare l’Unrae segnala il clima di attesa che si sta creando fra i consumatori per le recentidichiarazioni su possibili interventi di sostegno alla domanda, che rischiano di paralizzare interisegmenti del mercato fino a quando non saranno sciolti i dubbi sugli incentivi.

Il presidente sottolinea, sul fronte fiscale, anche la ‘necessità di una revisione del regime fiscale delle auto aziendali in uso promiscuo, che potrebbe essere velocemente operata attraverso i decreti attuativi della Delega Fiscale, in modo da favorire le vetture a basso o nullo impatto ambientale. Queste, considerato il veloce turnover dei veicoli aziendali, potrebbero, subito dopo il periodo di detenzione, essere messe a disposizione deiprivati senza ricorso ad incentivi, agevolando così il ricambio del vetusto parco circolante italiano». Crisci ritiene che ‘per fornire il nostro contributo in tema didecarbonizzazione della mobilità stradale, auspichiamo che venga convocato con urgenza il Tavolo Automotive - tanto caro al Ministro Urso - per supportare la diffusione della mobilità elettrica, l’accoglimento delle nuove tecnologie e il rinnovo del parco circolante, tutto in favore dei cittadini e delle imprese del nostro Paese».

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Il Gazzettino