McLaren nel WEC dal 2024 con la 720S GT3 EVO e la United Motorsport per tornare a Le Mans

McLaren 720S GT3 EVO con la quale la casa di Woking farà il proprio ritorno a Le Mans, corsa che ha vinto nel 1995 in modo del tutto aspettato con la leggendaria F1.
McLaren parteciperà al FIA World Endurance Championship nella classe LMGT3 con una 720S GT3 EVO affidandone la gestione sportiva al team United Motorsport e dunque...

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McLaren parteciperà al FIA World Endurance Championship nella classe LMGT3 con una 720S GT3 EVO affidandone la gestione sportiva al team United Motorsport e dunque tornerà alla 24 Ore di Le Mans dopo 29 anni dalla vittoria assoluta avvenuta nel 1995.

A trionfare allora inaspettatamente fu infatti una F1 GTR derivata da una F1 stradale e iscritta nella classe LMGT1 che ebbe la meglio anche sui prototipi a causa delle condizioni atmosferiche (piovve per complessive 17 ore) per colpa delle quali molte vetture ebbero incidenti o guasti. A vincere fu la F1 del team Kousai Kaihatus Racing – squadra battente bandiera britannica nonostante il nome nipponico – guidata da Yannick Dalmas, Masanori Sekiya e JJ Lehto. Le bastarono 298 giri per vincere di fronte alla Courage C34 con motore Porsche e ad altre ben tre F1 più un’altra al 13° posto in una corsa che vide arrivare al traguardo solo 20 vetture della 48 partite. Per la McLaren fu una vittoria storica non solo perché fu la prima – e tutt’ora unica – a Le Mans, ma anche perché dimostrò le prestazioni di base della vettura progettata da Gordon Murray, ingegnere sudafricano passato alla storia per auto come le Brabham BT46 e BT 52 e la McLaren MP4/4.

La McLaren F1 era in quegli anni l’auto stradale più vicina ad un prototipo da competizione e montava un motore BMW V12 di 6,1 litri da 627 cavalli che, unitamente ad un peso di poco più di 1.100 kg e ad un’aerodinamica molto accurata, le permetteva di avere prestazioni di livello assoluto, tra cui i 386,4 km/h che ne facevano l’automobile più veloce al mondo. Una delle sue caratteristiche di spicco era di avere tre posti, dei quali il centrale, leggermente più avanzato rispetto a quelli laterali, era quello di guida. Ne furono prodotti solo 106 ricercatissimi esemplari e sulla sua base sono stati sviluppate due versioni da competizione: una con la coda tronca identica alla F1 di serie e una a coda lunga che vinse nel 1997 nella categoria GT1. Grazie alla vittoria a Le Mans, la McLaren è diventata il primo costruttore ad aver vinto anche la 500 Miglia di Indianapolis e il Gran Premio di Monaco, dunque ad aver conseguito la cosiddetta Triple Crown, ma non ha mai potuto reclamarla poiché l’affermazione a Le Mans non è avvenuta con una vettura ufficiale.

Si vocifera di un ingresso di McLaren nel WEC sin da quando è stato messo a punto il regolamento sportivo che riguarda le Hypercar e dunque si attendeva un annuncio che riguardasse una LMH o una LMDh. Ed invece ne è arrivato uno che riguarda le vetture derivate dalla serie con un team di valore visto che la United Motorsport ha vinto a Le Mans nel 2020 nella classe LMP2. La scelta ha tenuto conto anche del rapporto consolidato tra Woking e il team di Wakefield, il primo a portare in pista la prima McLaren stradale, la 12C nel 2010 e sempre nella classe GT3. Il comunicato della McLaren afferma di aver fatto richiesta per schierare due vetture, ma bisognerà vedere se è possibile visto il gran numero di costruttori che ci saranno (Aston Martin, BMW, Chevrolet, Ferrari, Ford e Porsche), quelli che ci potrebbero essere (Lamborghini e Mercedes) e che la FIA e l’ACO daranno precedenza alle case che schierano vetture anche tra la Hypercar. Questo potrebbe voler dire che una Hypercar è effettivamente in preparazione o che la griglia della LMGT3 è così affollata che bisognerà fare alcune scelte.

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Il Gazzettino