LANZAROTE - Maserati Multi 70, il trimarano con le insegne del Tridente affidato all’equipaggio capitanato da Giovanni Soldini, è partito per una nuova avventura:...
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Sabato 24 novembre i due trimarani in gara hanno tagliato la linea del via quasi allineati, con PowerPlay davanti e Maserati subito dietro. Obiettivo di entrambi, oltre alla vittoria nella loro categoria, è battere il record di velocità della regata per i multiscafi, fissato nel 2015 da Lloyd Thornburg che, a bordo dell’americano Phaedo3, tagliò il traguardo dopo 5 giorni, 22 ore, 46 minuti e 3 secondi.
Pochi minuti prima di mollare gli ormeggi, Soldini ha dichiarato: «Siamo molto contenti di confrontarci un’altra volta con un MOD 70 affidato a un equipaggio tosto come quello di PowerPlay. Il nostro Team è carico e tonico: ce la metteremo tutta come al solito!».
Lo skipper milanese non ha dunque perso l’ottimismo, nonostante i problemi lamentati nell’immediata vigilia della regata. Durante il trasferimento dall’Italia a Lanzarote, infatti, poco prima di raggiungere lo Stretto di Gibilterra il trimarano italiano ha perso la pala del timone di dritta. «È accaduto durante la notte - ha raccontato lo stesso Soldini -. Ci siamo probabilmente imbattuti in qualche grossa rete o attrezzo da pesca, per cui il sistema di fusibili si è sganciato, com’era previsto, ma la pala del timone è rimasta incastrata ed è stata tirata con forza verso il basso, sfondando così i suoi fermi e sfilandosi dalla scassa».
Il sistema di fusibili dei timoni montato su Maserati Multi 70 durante l’estate è stato progettato proprio per limitare i danni in caso di impatto violento con oggetti galleggianti, permettendo alla pala del timone di sollevarsi sopra la superficie dell’acqua. In questo caso, rimanendo incastrata, la pala non è riuscita a uscire dall’acqua, ma il sistema di fusibili è comunque riuscito a salvare le boccole, i tubi e la scassa.
Il Team italiano si è messo subito al lavoro per risolvere il problema e il timone a T perduto è stato sostituito con un timone classico MOD, per cui il trimarano riesce a navigare, ma non può volare sulla murata di sinistra. «Non è certo la condizione ideale, ma siamo tonici e combattivi e venderemo cara la pelle!» ha detto Soldini, sottolineando di avere a disposizione «un equipaggio esperto, composto da gente tonica e combattiva».
Dell’equipaggio – vale la pena ricordarlo – fanno parte gli italiani Guido Broggi (randista), Nico Malingri e Matteo Soldini (entrambi grinder e tailer); gli spagnoli Carlos Hernandez Robayna (tailer) e Oliver Herrera Perez (prodiere) e il francese François Robert (pitman). A supportare l’impresa, oltre al main sponsor Maserati, che dà il nome alla barca, anche Ermenegildo Zegna e AON, multinazionale britannica quotata al NYSE. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino