Maserati Multi 70 costretto al 3° posto nella CA 500. Soldini sicuro: «Test ok, ci rifaremo nella Transpac»

Maserati Multi 70
MODENA - Niente da fare per Maserati Multi 70 e per il team capitanato da Giovanni Soldini: la CA 500 da San Francisco a San Diego è stata vinta dal MOD 70 inglese...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
MODENA - Niente da fare per Maserati Multi 70 e per il team capitanato da Giovanni Soldini: la CA 500 da San Francisco a San Diego è stata vinta dal MOD 70 inglese PowerPlay, che ha tagliato per primo il traguardo coprendo le 500 miglia della regata in un giorno, 5 ore, 2 minuti e 24 secondi, davanti al trimarano americano Argo, classificatosi secondo nel tempo di un giorno, 6 ore, 39 minuti e 52 secondi. Soltanto terzo il trimarano italiano con le insegne del Tridente, che ha concluso staccatissimo, nel tempo di un giorno, 11 ore, 41 minuti e 52 secondi, a causa di avarie a un timone provocate da una collisione contro un oggetto non identificato e da altri contrattempi (alghe e altri oggetti galleggianti) che ne hanno rallentato la navigazione.


Una volta a terra, Giovanni Soldini, che guidava un equipaggio formato da Guido Broggi, Nico Malingri, Matteo Soldini, Willy Altadill, Oliver Herrera Perez e François Robert, ha spiegato l’accaduto, parlando di “regata tutta in salita” ma si è detto comunque soddisfatto, al di là del risultato, per alcuni esperimenti fatti durante la navigazione.

“Dopo l’urto contro un oggetto non identificato il sistema anti-impatti dei timoni ha funzionato molto bene» ha raccontato lo skipper. E ha aggiunto: “Senza di quello avremmo perso completamente il timone, invece si è rotto solamente il perno di attacco al tubo di trasmissione, che è un piccolo dettaglio. Questo ci ha impedito di rimettere in funzione il timone durante la navigazione, ma ripararlo sarà molto semplice».

Soldini ha spiegato anche che altri impatti con oggetti galleggianti e l’attraversamento di tratti di mare pieni di alghe hanno rallentato la navigazione. “Per ovviare allo svantaggio del timone fuori uso – ha aggiunto - abbiamo provato a battere una rotta alternativa. Speravamo in un angolo di strambata migliore, favorito dalle previsioni meteo, che si sono rivelate però poco accurate».

Nonostante i danni e il risultato deludente, Soldini ha tenuto comunque a sottolineare che “la regata è stata affrontata con l’intenzione di sperimentare alcuni nuovi assetti e siamo riusciti a trarre delle conclusioni e a convalidare soluzioni diverse sia per i timoni, sia riguardo al gennaker e alle prestazioni di volo della barca. Prima di subire i danni – ha sottolineato lo skipper - abbiamo tenuto medie molto alte e siamo molto soddisfatti dei test che abbiamo fatto”.

Sportivamente, Soldini non ha mancato di congratularsi con gli avversari di PowerPlay, affermando che “hanno fatto una regata esemplare”. Ma ha subito aggiunto di “non vedere l’ora di gareggiare ancora insieme nella Transpac”, ovvero la Transpacific Yacht Race, la cui 50ma edizione partirà il 13 luglio da Point Fermin, in California, e arriverà a Honolulu, nelle Hawaii.

  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino