Manovra, Unrae: subito incentivi a mobilità sostenibile. Bonus auto strutturali e accelerare su infrastrutture ricarica

Un parco auto
La manovra in corso di discussione non dovrà prescindere dal ripristino degli incentivi per la mobilità sostenibile e dovrebbe rendere strutturali i bonus per le...

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La manovra in corso di discussione non dovrà prescindere dal ripristino degli incentivi per la mobilità sostenibile e dovrebbe rendere strutturali i bonus per le auto elettriche. È la richiesta ribadita al governo dall’Unrae, l’associazione che riunisce le case automobilistiche estere in Italia. «Il parco circolante delle vetture in Italia e vetusto e insicuro, hanno una media di 11,8 anni contro i 9 anni di Francia e Germania e gli 8 dell’Inghilterra - spiega il direttore generale di Unrae, Andrea Cardinali, durante un forum ANSA Incontra- e su 38,8 milioni di veicoli circolanti solo il 30% e Euro 6 mentre 10 milioni e mezzo sono antecedenti ad Euro 4».

«È quindi assolutamente indispensabile prevedere incentivi per le auto completamente elettriche, strutturalmente e a medio termine per le ibride e contemporaneamente accelerare per lo sviluppo di una vera rete di infrastrutture di ricarica su strade autostrade che al momento è assolutamente insufficiente». In Italia ci sono per ora, secondo i dati Unrae 4,6 punti di ricarica ogni 100 chilometri, siamo al quattordicesimo posto in Europa: in Olanda sono 59,3 ogni 100 chilometri. «La transizione verso la mobilità sostenibile va agevolata con un approccio integrato che agisca contemporaneamente sui veicoli, sulle infrastrutture di ricarica e sulle reti intelligenti», ha affermato Fabio Orecchini, ordinario di Sistemi Energetici all’ Università Guglielmo Marconi.

In dettaglio l’Unrae chiede di prorogare e rinforzare il cosiddetto Ecobonus (0-60 g/Km di CO2) per accelerare il ricambio del parco almneo con un orizzonte triennale; incentivare l’acquisto di veicoli a basse emissioni (61-135 g/Km CO2) con rottamazione intanto per il 2022; realizzare urgentemente infrastrutture di ricarica per i veicoli elettrici, a idrogeno e a gas: prevedere aree di rifornimento anche in autostrada, sistema viario principale e presso poli logistici e ZTL; intervenire sulla fiscalità delle auto aziendali portando la detraibilità dell’ IVA al 100% almeno per le autovetture 0-60 g/Km di CO2, in linea con i principali Paesi europei.

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Il Gazzettino