LE MANS – L'84° edizione della 24 Ore di Le Mans è cominciata veramente dopo le 16 e 30, una volta rientrato anche il secondo allarme pioggia diramato dalla direzione di...
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Dopo tre ore, la Porsche 919 Hybrid numero 1 pilotata da Brendon Hartley è in testa alla corsa. Una sfida a lungo sul filo dei secondi, quasi dei decimi, dalla quale è uscita quasi subito la prima Audi R18, costretta ai box per una ventina di minuti per il cambio del turbo e che ora accusa 5 giri di ritardo. Con la pista ancora umida entrambe le Toyota TS050 hanno dimostrato di trovarsi particolarmente bene. In testa c'è stata una grande alternanza. Dopo 42 tornate, alle spalle di Hartley c'è proprio Mike Conway (6 secondi da recuperare) con la seconda ibrida giapponese inseguita ad una quindicina di secondi dalla Audi di Loic Duval.
Nell'LMP2, lo spagnolo Roberto Mehri sull'Oreca 05 del Manor Team precede le vetture rivali di Mathias Beche (Thiriet By Tds Racing) e di Richard Bradley (KCMG). Nella GTE Pro, Dirk Müller (Chip Ganassi team USA) pilota in testa la nuova Ford GT e precede la Porsche 911 RSR affidata ad uno dei tre vincitori assoluti della passata edizione, Nick Tandy. Con Oliver Pla al volante, la GT britannica della scuderia Ganassi è terza, mentre la migliore delle Ferrari 488 GTE è quella “non ufficiale” della Risi Competizione che Giancarlo Fisichella (in rimonta) ha affidato a Toni Vilander.
Nella GTE Am, Porsche ha praticamente sempre manutenuto il comando. Allo scadere delle tre ore davanti c'è quella dell'Abu Dhabi Proton Racing guidata da Nicki Thim e subito dietro quella della KCMG con Wolf Henzeler al volante. Terza la Aston Martin Vantage di Paul Dalla Lana e “solo” quarta la prima Ferrari, la 458 Italia di Robert Bell. Porsche avrebbe sottoscritto la classifica dopo due ore, quando al comando delle tre classi in cui è rappresentata (unico costruttore) c'erano auto con il proprio marchio.
Il Gazzettino