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La mattina di domenica a Le Mans si illumina dello stesso sole che l’ha baciata ieri e a 7 ore dallo scoccare delle ore 16 a condurre la gara sono sempre gli stessi con le due Toyota che viaggiano tranquille in testa e le due Glickenhaus che inseguono a distanza con il loro ritmo mentre l’Alpine, dopo la sosta ai box di ieri non ha manifestato ulteriori problemi, ma ha accumulato 12 giri di ritardo rispetto alla GR010 numero 8.
Il trio Hartley/Buemi/Hirakawa che nel corso della gara si è alternato in testa con la numero 7 di Lopez/Kobayashi/Conway, ora sembra aver allungato a seguito di una slow zone e di un piccolo inconveniente che l’ha costretta ad una sosta un po’ più prolungata del solito e che ha costretto i tecnici ad un reset del sistema elettrico.
In LMP2 appare inarrestabile la marcia della Jota numero 38 di Da Costa/Gonzalez/Stevens, quarat assoluta e con un giro di vantaggio abbondante sulla Prema numero 9 di Kubica/Colombo/Delétraz pressata da vicino dall’altra Jota numero 28 di Aberdein/Rasmussen/Jones.
Più combattuta la situazione tra le GTE Pro dove la Corvette numero 64 di Milner/Tandy/Sims continua ad avere un ritmo superiore alle altre, ma ha dovuto affrontare alcune apprensioni tecniche che hanno permesso alle Porsche 911 RSR numero 91 di Bruni/Lietz/Makowiecki ufficiale e alla 92 guidata di Estre/Christensen/Vanthoor del team Manthey/ di prendersi momentaneamente la testa.
Tra le GTE AM, conducono le Aston Martin Vantage AMR. Prima c’è la numero 33 della TF Sport di Keating/Chaves/Sørensen seguita dalla numero 98 della NorthWest AMR guidata da Dalla Lana/Thiim/Pittard davanti tre Porsche 911 mentre la prima Ferrari 488 è la numero 54 della AF Corse di Cassidy/Castellacci/Flohr.
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Il Gazzettino