NÜRBURG – Mercedes ha trionfato nell'ADAC Zurich 24 Ore del Nürburgring nel week end più importante per la casa di Stoccarda, archiviato anche con il...
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La gara è stata massacrante, caratterizzata anche da una sospensione decisa dalla giuria poco dopo la partenza in seguito al violento temporale che ha spazzato il circuito, una parte del quale è stato addirittura colpito da una grandinata. Tra incidenti e ritiri, le Mercedes hanno finito con il dominare la 24 Ore con cinque vetture ai primi sei posti. Il bavarese Maro Engel, 31 anni a fine agosto, ha guidato al successo la AMG GT3 condivisa con i colleghi Christodoulou, Metzger e Schneider sorpassando nel corso dell'ultima tornata l'olandese van Der Zande (insieme a Vietoris, Seefried e Hohenadel). Dopo 134 giri il primo equipaggio aveva staccato il secondo di appena 5,697 secondi, il più risicato margine di sempre. La terza “stellata” sul podio è stata quella affidata ad Alzen, Arnold, Götz e Seyffarth, che è arrivata con un un giro di ritardo.
Per la conferma della classifica ufficiale – con la Black Falcon davanti alle AMG GT3 della HTP-Motorsport e della Haribo Racing – c'è stato bisogno di attendere il verdetto dei commissari che hanno voluto rivedersi l'audace manovra di sorpasso di Engel. L'equipaggio dell'HTP non l'ha giudicato troppo regolare (e pensare che Engel vuol dire angelo in tedesco), tanto che ad eccezione di Christian Vietoris, nessuno degli altri componenti del quartetto si è fatto vedere alla conferenza stampa finale.
Il pilota di Monaco è stato l'uomo del fine settimana di Mercedes, perché era stato proprio lui a conquistare anche la pole: “È un grande sogno che si avvera”, ha dichiarato Engel. Renger van der Zande non ha nascosto la propria amarezza: “Per noi è un peccato – ha commentato – perché avevamo tutto sotto controllo. Poi Maro ha compiuto questa manovra quasi da harakiri: normalmente non sono sorpassi che si effettuano tra compagni di squadra, ma è un bel segnale perché significa che Mercedes ci lascia competere liberamente. Certo, quando sei così vicino al successo, vorresti anche vincere”. Nella generale, la prima BMW (Eng, Martin, Sims, Werner) si è classificata quinta, mentre la Bentley di Brück, Hamprecht, Menzel e Smith è arrivata settima.
Il Gazzettino