Il governo tedesco dopo gli incentivi alle vetture elettriche impone le colonnine di ricarica presso le stazioni di servizio

Una colonnina di ricarica per auto elettriche
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BERLINO - La pandemia ha ridimensionato drasticamente il settore dell'auto. Ogni Paese ha reagito diversamente rispetto alla propria situazione. Come la Germania, la cui produzione automobilistica ha intrapreso proprio quest'anno un importante svolta elettrica, derivata ad esempio dall'introduzione di modelli come Mercedes EQC o Volkswagen ID.3. L'attenzione verso tale tecnologia ha portato il governo tedesco ad adottare una forte politica di incentivi a favore delle vetture elettriche (ma pure ibride). Tanto che sono previsti sino a 9000 euro per l'acquisto di veicoli che rientrino nelle specifiche di cui sopra, e che abbiano un costo massimo di 40.000 euro.


Ma siccome non basta spingere verso una tecnologia se poi mancano le infrastrutture per “sostenerla”, il governo tedesco ha deciso che si muoverà in tale direzione. Anche perché uno dei principali limiti delle vetture elettriche è ancora l'autonomia, indipendentemente da quale sia l'effettiva media giornaliera dei chilometri percorsi. Oggi i tedeschi possono contare su 27.730 punti di ricarica, stando a quanto riportato dalla BDEW, l'associazione tedesca per l'industria dell'energia e dell'acqua. Che però ha rilevato che servirebbero almeno 70.000 di colonnine per soddisfare al meglio la domanda. Ecco perché il governo dovrebbe disporre che tutte le stazioni di servizio “tradizionali”, dovranno avere anche di colonnine di ricarica per soddisfare le esigenze di chi si muove con le auto elettriche, abbattendo così pure l'ansia da autonomia. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino