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Non è cambiato l’ordine d’arrivo del GP di Ungheria di Formula 1. I commissari della FIA hanno infatti respinto l’istanza di riesame da parte dell’Aston Martin in merito alla squalifica di Sebastian Vettel. Al termine di una brillante gara sul circuito magiaro, il tedesco aveva conquistato un meritato secondo posto. Ma, a distanza di poche ore, la doccia fredda: la AMR21 era stata trovata con un quantitativo di benzina ritenuto insufficiente per le verifiche tecniche. Nello specifico nel serbatoio erano presenti solamente 0,3 litri contro il litro minimo consentito da regolamento. Aston Martin ha provato ad impugnare la decisione dei commissari, chiedendo una revisione sulla base di nuove prove oltre ad aver presentato una richiesta di appello formale. Il team con base a Silverstone, ha presentato più di 100 canali dati della telemetria, relativi al sistema di carburante, i quali segnalavano la presenza di 1,74 litri effettivi di benzina. La mancanza di 1,44 litri è da imputare al non corretto funzionamento della pompa del carburante che, sempre secondo la difesa Aston Martin, non ha creato nessun vantaggio in termini prestazionali.
Tali prove sono state accolte, ma giudicate “non rilevanti” da parte dei commissari che hanno rigettato il ricorso.
Il Gazzettino