OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Nonostante le parole negative di Toto Wolff, nonostante il mondo della F1 non sembri troppo entusiasta nell'accogliere un undicesimo team gestito in forma privata, ovvero non derivante da un grande costruttore (leggi Audi o Porsche che se entreranno nel Mondiale nel 2026 lo dovrebbero però fare solo come motoristi) , la famiglia Andretti prosegue imperterrita nel costruire il proprio progetto targato F1 dopo la trattativa non conclusa da parte di Michael per rilevare la Sauber. L'inossidabile Mario Andretti, 81 anni, sta spingendo forte sul pedale dell'acceleratore per vedere realizzato questo sogno che coinvolgerà in prima persona il figlio, già da anni team principal della propria squadra nella Indycar, oltre che essere presente da qualche stagione nella Formula E, e coinvolto anche nel programma Extreme E.
La Andretti Global, questo il nome della società che punta alla F1, ha presentato regolare domanda di ammissione alla FIA per partecipare al campionato 2024. Andretti senior, che ricordiamo essere stato campione del mondo F1 nel 1978 con la Lotus, è particolarmente loquace sull'argomento e dopo aver fatto sapere al mondo la volontà di entrare in Formula 1, ha ora informato tutti che c'è già un accordo con la Renault per usufruire delle power unit francesi. "Marione" ha spiegato: "Ora mi è permesso dirlo, abbiamo un accordo formale con Renault per la fornitura dei motori, conosciamo i prerequisiti e c’è anche il fattore tempo. Una volta che abbiamo detto di portare avanti questo progetto, noi andremo avanti. Molto lavoro è già stato fatto. Sappiamo dove verrà costruita la struttura nel Regno Unito. Sappiamo di avere persone, personaggi di spicco che hanno svolto questo tipo di lavoro fino alle start-up. Abbiamo molte cose in mente”.
Andretti ha proseguito: "Ci sono state molte speculazioni da parte di Toto Wolff, era preoccupato che fosse potenzialmente la Ferrari a fornirci i motori.
Il Gazzettino