La bella gara di Giovinazzi a Sochi è un messaggio all'Alfa Romeo per la riconferma 2021

Nella foto, Antonio Giovinazzi
Lui nelle difficoltà ci sguazza da sempre e ne esce sempre a testa alta. Serviva una gara speciale per dimenticare il terribile incidente del Mugello avvenuto nella fase di...

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Lui nelle difficoltà ci sguazza da sempre e ne esce sempre a testa alta. Serviva una gara speciale per dimenticare il terribile incidente del Mugello avvenuto nella fase di ripartenza dalla safety-car nei primissimi giri del GP della Toscana. E per mettere a tacere le voci su un suo futuro fuori dalla F1. Antonio Giovinazzi è uno specialista in questo: lo scorso anno, dopo l’uscita di pista negli ultimi chilometri del GP del Belgio che tanto aveva fatto arrabbiare il team per i punti gettati, il pilota italiano ebbe una rapidissima reazione nel GP seguente, a Monza, classificandosi brillantemente al nono posto. Benché questa volta Giovinazzi non avesse alcuna colpa per quanto concerne il brutto crash del Mugello, ha saputo comunque reagire, anche psicologicamente, disputando a Sochi una corsa bellissima che lo ha visto piazzarsi undicesimo, a un passo dalla zona punti. E con questa Alfa Romeo-Ferrari non certo competitiva, per di più partendo diciassettesimo, l’impresa è stata notevole.


Giovinazzi ha compiuto bellissimi sorpassi, in particolare quello nel finale su Kevin Magnussen, nella lunga curva a sinistra, la numero 3, che poche ore prima aveva visto protagonista di un violento incidente il connazionale Luca Ghiotto. Una manovra coraggiosa, perentoria, quella di Antonio sul danese del team Haas, e poco prima anche il sorpasso su Romain Grosjean era stato degno di nota. Insomma, Giovinazzi è in piena forma e soltanto una monoposto che fatica a emergere non gli permette di potersi esprimere come saprebbe fare, su questo non ci sono dubbi. Eppure, non passa giorno che non venga ipotizzato l’arrivo al suo posto di Mick Schumacher, attuale leader del campionato F2 e che già nel primo turno libero del prossimo GP di Germania in programma il fine settimana dell’11 ottobre, guiderà la C39 di Antonio o di Kimi Raikkonen.

Il tedesco figlio d’arte è pilota del Ferrari Driver Academy e appare logico che un suo probabile arrivo nel Mondiale sia con una squadra che dispone delle power unit del costruttore di Maranello, dunque Alfa Romeo o Haas, con quest'ultima che nelle ultime ore ha visto aumentare le chance di avere Mick e anche Sergio Perez. Ma è certamente singolare che la spinta per il tedesco Schumacher verso il sedile attualmente di Giovinazzi, da settimane sia arrivata proprio dall’Italia. Tutto è in divenire nel team Alfa Romeo, il team principal Frederic Vasseur non ha nascosto che privarsi di Raikkonen, splendido al Mugello e anche a Sochi fino al pit-stop ritardato all’impossibile ha corso da campione, sarebbe problematico perché di piloti così esperti e rapidi in giro non ve ne sono.


Nessuna parola su Giovinazzi, ma è fuori discussione che con questa C39 così claudicante, giudicare un pilota è pressoché impossibile e se guardiamo alle statistiche, Antonio ha recuperato 2 punti fino ad ora, gli stessi di Raikkonen. L’Alfa Romeo (ma si chiamerà ancora così nel 2021 o tornerà il nome Sauber?) farà le proprie valutazioni, ma una cosa è certa: la gara di Sochi ci ha offerto un Giovinazzi e un Raikkonen in ottima forma, dunque perché spezzare questo binomio, sempre che non sia poi il finlandese a decidere di ritirarsi? Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino