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Immaginare un nuovo mondo a partire dalla mobilità è una sfida ambiziosa. Soprattutto se sei il simbolo della tradizione più maestosa e non vuoi, legittimamente, cedere nemmeno un millimetro della tua posizione.
Così, per “reimmaginare” e mettere a terra un cambiamento di questa portata, conservando il piglio dell’impero - che non c’è più - e della regalità, che invece si erge ancora monolitica, ci vuole una visione a lungo termine, tanto coraggio, oltre una sostanziosa quantità di denaro. Per la precisione, 17 miliardi di euro (15 miliardi di sterline): la somma che JLR, l’orma vecchia Jaguar Land Rover, investirà nei prossimi cinque anni per avviare la strategia “Reimagine” che comprende una serie di piani di sviluppo, tesi a spingere la transizione della Casa verso il nuovo ruolo di produttore globale di auto elettriche, seguendo la filosofia del Modern Luxury, destinata a compiersi entro il 2030. Anche se è già stato annunciato l’anticipo della vendita di auto solo elettriche prima del (teorico?) blocco alla vendita e produzione di auto con motori endotermici imposto dall’UE per il 2035... Un’accelerazione indispensabile per raggiungere l’altro traguardo che vuole portare l’azienda a essere carbon neutral dal 2039, con un primo sostanzioso taglio delle emissioni e dell’inquinamento già nel 2030.
Con simili obiettivi, è inevitabile come l’elettrificazione sia diventata il cuore della strategia JLR.
La nuova struttura di 30.000 metri quadrati presso il Whitley Engineering Centre a Coventry, ospiterà più di 350 ingegneri e oltre 40 milioni di sterline di innovazioni tecnologiche per consentire il test rapido dei veicoli elettrici, compresi i banchi di prova elettrici, la produzione di unità di trazione elettrica e le celle di prova dei sistemi di veicoli elettrici. Incluse una serie di camere per condizioni climatiche estreme, in grado di simulare le condizioni più difficili, da -40° C fino a 55° C. E l’Italia? Sta facendo ovviamente alla grande la sua parte. A cominciare dal nuovo Engineering Hub di Milano, impegnatissimo sul fronte dei software e dell’universo digitale. Ma senza dimenticare quel processo culturale indispensabile per informare correttamente sulla mobilità elettrica e sfatarne i falsi miti. In questo senso, l’impegno di JLR Italia è stato declinato nel Progetto E-ducation 2.0 che, da una parte prevede un’azione nelle scuole secondarie; dall’altra ha raggiunto 5 città italiane con relativa rete di vendita e oltre 200 potenziali clienti per un viaggio completo alla scoperta della nuova mobilità green.
Se la Regina non c’è più, lunga vita al Re, magari l’elettrico può allungargli la vita. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino