MILANO - Rischio cartello in Germania per i colossi dell’auto tedesca. Daimler e Volkswagen hanno informato l’Antitrust su decenni di colloqui tra le case...
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In Borsa i titoli dell’auto vanno a picco (-3,2% l’indice Dj Stoxx di settore) appesantendo tutte le Borse europee. Volkswagen cede il 4,8%, Bmw il 2,96%, Daimler il 2,91% e Porsche il 4,51%, affondati dalle preoccupazioni su una possibile collusione che abbia violato le regole Antitrust e che aggiunge ulteriore pressione sul settore, già provato dai recenti richiami di auto diesel. Bmw, Daimler, Volkswagen, Audi e Porsche - riporta lo Spiegel - si sono incontrate a partire dagli anni ‘90 per coordinare attività collegate a tecnologia, costi, fornitori, strategie come pure i controlli ai motori diesel. Le discussioni hanno coinvolto più di 200 dipendenti in 60 gruppi di lavoro che includevano aree come lo sviluppo delle auto, i motori a benzina e diesel, freni e trasmissioni. Le discussioni potrebbero aver anche riguardato la dimensione dei serbatoi per il fluido AdBlue, una sostanza che neutralizza i gas dannosi esausti.
L’Antitrust tedesco non ha rilasciato commenti, trattandosi di un’indagine in corso, limitandosi a ribadire di aver perquisito sei case automobilistiche nel giugno 2016 nell’ambito di un’indagine sulla collusione sui prezzi dell’acciaio. «Questi fatti sembrano molto seri e potrebbero tradursi in più di 20 anni di potenziale collusione» ha commentato a Bloomberg, Juergen Pieper, analista di Bankhaus Metzler. La vicenda arriva dopo che questa settimana Audi e Mercedes hanno annunciato il richiamo di veicoli diesel per aggiornare i software di controllo sulle emissioni nell’ambito di indagini delle autorità ambientali su possibili violazioni delle norme sulle emissioni.
Il Gazzettino