Il McLaren Group costretto a licenziare 1200 dipendenti, 70 gli esuberi per il team F1

La fabbrica della McLaren Group
Non è bastato ipotecare l'intera factory. La McLaren Group si è vista costretta a preparare un piano di licenziamenti che costerà il posto di lavoro a ben...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Non è bastato ipotecare l'intera factory. La McLaren Group si è vista costretta a preparare un piano di licenziamenti che costerà il posto di lavoro a ben 1200 persone, un quarto della forza lavoro. L'emergenza Coronavirus ha provocato il crollo delle vendite delle vetture stradali, oltre a pesare sull'economia del team F1. In questi mesi, di fatto, la McLaren Group non ha visto alcun ricavo. Anche la squadra che partecipa al Mondiale si è vista costretta a tagliare 70 persone su 800 dipendenti. Un vero terremoto per la McLaren. Il presidente Paul Walsh attraverso un comunicato ha spiegato: "Questo è indubbiamente un momento impegnativo per la nostra azienda, e in particolare per il nostro personale, ma pianifichiamo di riemergere come una attività efficiente e sostenibile così da tornare a crescere. Abbiamo fatto il possibile per evitare i licenziamenti, ma non avevamo altra scelta".


Per quanto riguarda il team di F1, con l'introduzione del budget cap dal 2021 di cui il team principal Zak Brown è stato fiero sostenitore, sono previsti altri tagli tra le forze lavorative. La McLaren era stato il primo dei team britannici a sfruttare gli aiuti nazionali per congedare provvisoriamente parte del personale, e ha messo un'ipoteca di circa 300 milioni di euro sulla sede di Woking e sulle vetture storiche come copertura. Lo stesso governo di Londra ha infatti rifiutato un mega-prestito da 150 milioni di sterline, non avendo le prove che fossero state esplorate a sufficienza altre fonti di finanziamento. Lo stesso problema riguardante l'esubero di personale lo vivrà la Gestione Sportiva della Ferrari. Il team principal Mattia Binotto ha dichiarato recentemente che il budget cap libererà risorse da destinare a potenziali altri impegni agonistici, come il Mondiale Endurance o la IndyCar. Proprio per evitare licenziamenti,. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino