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Incassare 22 punti in una sola gara. L'impresa è riuscita alla Ferrari già al secondo appuntamento stagionale. Un bottino prezioso per il team di Maranello se si guarda al 2020, quando in una sola occasione si erano superati i 20 punti conquistati in un Gran Premio, verso la fine del campionato a Istanbul. A Imola, la quarta posizione di Charles Leclerc poteva anche essere un podio, se vogliamo essere un tantino ottimisti, senza i distacchi azzerati per la bandiera rossa causata dall'incidente tra Valtteri Bottas e George Russell. Il monegasco infatti, era secondo con un bel margine su Lando Norris, alla guida della McLaren-Mercedes. Certo, ci sarebbe poi stata l'incognita delle gomme e tutta la sceneggiatura della seconda parte della corsa sarebbe stata da scrivere, ma in Ferrari preferiscono cullarsi sul pensiero che il risultato finale poteva essere decisamente migliore.
"Alla ripartenza dopo lo stop della gara, ho sofferto perché eravamo vulnerabili sul dritto e ho fatto fatica a difendermi da Norris.
Al di là del risultato finale, è indubbio che nelle prime due gare, Sakhir e Imola, la Ferrari ha cominciato la stagione con un passo decisamente importante. Certo, non al livello di Mercedes e Red Bull, ma quanto meno se la può giocare con la McLaren nella lotta per il terzo posto nella classifica costruttori. Poi, c'è anche il buon quinto posto di Carlos Sainz, che ha contribuito alla causa. Lo spagnolo è partito forte, ha commesso qualche errore di troppo, come anche in qualifica, ma alla fine ha trovato la giusta concentrazione per concludere di poco dietro a Leclerc: "Ci sono tanti segnali positivi, il mio passo era forte sul bagnato e molto costante sull'asciutto. Partire undicesimo e concludere quinto è un buon risultato, ma voglio di più", ha commentato Sainz.
Il Gazzettino