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PORTIMAO - Fabio Quartararo non conosce ostacoli e mette alla frusta qualsiasi avversario, risalendo sul tetto della classifica del Mondiale piloti nella Classe MotoGp. Il francese si è aggiudicato, con alcuni secondi di distacco sul rivale più vicino (05«409), ossia il connazionale Johann Zarco, il Gp del Portogallo. Sulla sua vittoria non ci sono ombre né dubbi. La pista asciutta di Portimao ha permesso a Quartararo di spiccare il volo verso un successo limpido, indiscutibile, in sella a una Yamaha impeccabile e davanti agli occhi di un Valentino Rossi versione relax, dopo il ritiro di alcuni mesi addietro. L’Aprilia dello spagnolo Aleix Espargar ha completato un podio tutto europeo. Decisivo il 19/o giro, quando l’australiano Jack Miller (Ducati Team) è finito a terra, trascinandosi lo spagnolo Joan Mir (Team Suzuki MotoGp): in un colpo solo, praticamente, a Quartararo sono mancati i due rivali forse più agguerriti per questa corsa, che poi il francese ha badato a gestire come meglio poteva. È finito a terra anche Enea Bastianini, poco prima di metà gara e proprio mentre occupava la 10/a piazza.
Il Gran premio del pilota di Rimini si è così concluso ingloriosamente e addio leadership mondiale, che adesso è occupata dallo stesso Quartararo che ha gli stessi punti dello spagnolo Alex Rins (Team Suzuki MotoGp): 69.
«Peccato che sia finita così - sottolinea Enea Bastianini - potevamo disputare una bella gara e, invece, le cose non sono andate bene. Sono stato protagonista di una buona partenza, poi ho cercato di recuperare, ho fatto tre giri dietro Pol Espargarò, senza però riuscire a superarlo, ho provato fino al limite, ho cercato di spingere oltre e ho commesso un errore. Il potenziale per andare più avanti c’è, avevamo lavorato bene e non ci mancava niente. Sicuramente quarto o quinto potevo farlo, chissà. Il Mondiale è comunque sempre aperto».
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