GP Budapest, le Ferrari doppiate e umiliate. Charles: «Le soft un errore», Seb: «Di più non si può fare»

Sebastian Vettel nel gp di Budapest
BUDAPEST - Non si può dire che in questo periodo di pandemia la Ferrari non rispetti la distanza sociale. Vettel e Leclerc infatti si sono tenuti ben lontani dai rivali....

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BUDAPEST - Non si può dire che in questo periodo di pandemia la Ferrari non rispetti la distanza sociale. Vettel e Leclerc infatti si sono tenuti ben lontani dai rivali. Ieri uno dei peggiori risultati degli ultimi trent’anni per le rosse» condito dall’umiliazione del doppiaggio di entrambi i piloti da parte di Hamilton.

Dalle parole e dal volto di Seb, anche se seminascosto dalla mascherina, è apparso chiaro che il tedesco, dimostratosi sempre positivo nei confronti della sua squadra, comincia anche a perdere la fiducia. «Siamo tornati alla normalità - ha esordito -. La prima gara in Austria era stata anomala. La seconda, il GP della Stiria, non l’abbiamo fatta. Qui in Ungheria abbiamo vissuto una corsa in cui potevo al massimo concludere in quinta o sesta posizione. Come di fatto è stato. Non più in alto. Non sono nemmeno stupito di essere stato doppiato. Era già chiaro prima del via che sarebbe successo».


Poi Vettel ha addolcito la pillola: «La prestazione per quel che mi riguarda è stata migliore rispetto a quella della prima gara in Austria. Avremmo fatto meglio a prendere qualche rischio in più e a fermarci al 3° giro per cambiare le gomme. Ho infatti perso molto tempo ai box aspettando che passassero diverse altre macchine prima che mi facessero segno di andare». Anche Leclerc ha avuto da dire: «La chiamata sbagliata di inizio gara con le Soft mi ha condizionato. Dobbiamo imparare, ma siamo consapevoli che anche con le medie avremmo faticato molto nel finale. Non capisco. Venerdì e sabato avevamo un buon bilanciamento della macchina. In gara era tutto diverso, ma non avevamo fatto grandi cambiamenti. C’è una sola soluzione: dobbiamo lavorare molto».Laconico Mattia Binotto: «Una gara deludente e risultato duro da digerire. In qualifica eravamo riusciti a tirare fuori il meglio del potenziale attualmente a disposizione ma in gara non è stato così. Finire doppiati brucia tantissimo, a noi e a tutti i nostri tifosi. Dobbiamo cercare di fare il massimo per migliorare su tutti i fronti. Servirà un’analisi chiara da parte di ciascuno e il coraggio di cambiare rotta, se necessario. La dinamica attuale non è accettabile. Non ci sono altre ricette per rimediare a questa situazione». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino