Gasolio dagli oli esasuti, partnership tra Hera ed Eni. Obiettivo 2021 a 1.500 tonnellate e più contenitori in strada

fusti di oli esausti
ROMA - Il Gruppo Hera ed Eni hanno rafforzato la partnership per trasformare l'olio vegetale esausto di uso domestico in olio vegetale idrotrattato (Hvo), un biocomponente per...

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ROMA - Il Gruppo Hera ed Eni hanno rafforzato la partnership per trasformare l'olio vegetale esausto di uso domestico in olio vegetale idrotrattato (Hvo), un biocomponente per il gasolio. L'obiettivo per il 2021 è aumentare i quantitativi conferiti a Eni raccogliendo, grazie alla collaborazione del Gruppo AcegasApsAmga e Marche Multiservizi, fino a 1.500 tonnellate all'anno di oli (+40% rispetto alla proiezione di quanto verrà raccolto nel 2020, ovvero più di 1.100 tonnellate).

 Il Gruppo Hera, puntando a questo traguardo, ha aumentato ancora di più la diffusione dei contenitori stradali dedicati alla raccolta dell'olio, portandoli dai 600 del 2018 agli 800 attualmente disponibili per i cittadini in Emilia-Romagna. Dopo i primi due anni di intesa con Eni, la multiutility ha scelto di puntare ancora di più sull'economia circolare: gli oli, trattati nella bioraffineria di Porto Marghera, diventeranno componenti per la produzione di Enidiesel+. Questo carburante, nel 2018, ha rifornito 20 mezzi per la raccolta dei rifiuti, in servizio nel Modenese, ai quali si sono aggiunti, quest'anno, altri 18 veicoli operanti nei territori serviti da Hera.

Grazie a una raccolta dedicata dell'olio, spiega il Gruppo in una nota, "si evita anche che l'olio esausto finisca nelle acque di scarico, evitando l'inquinamento idrico" e "grazie alla trasformazione, si evita il ricordo al carburante di origine fossile con una riduzione di emissioni in atmosfera di quasi 4.500 tonnellate di anidride carbonica equivalente". 

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Il Gazzettino