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PARIGI - Prosegue in Francia il cammino del nuovo meccanismo di tassazione aggiuntiva, oltre alla CO2 emessa, delle auto in base al peso deciso pochi giorni fa dalla Assemblea Nazionale. Dopo i dubbi espressi da circa 120 fra deputati e senatori, era stato chiesto un parere al Consiglio Costituzionale e ieri - riporta il periodico francese Auto Plus - anche i 'saggi' hanno approvato questo progetto. Tra i motivi del deferimento, sostenuto anche dal Consiglio Nazionale delle Professioni Automobilistiche (CNPA), c'era una possibile violazione della parità davanti alla legge dovuta al fatto che i veicoli tassati in base alla loro massa - per 10 euro al kg oltre 1.800 kg di peso in ordine di marcia - sarebbero essenzialmente d'importazione così come non convinceva l'assenza di criteri razionali in merito alle esenzioni previste per le auto elettriche e ibride plug-in.
Ma il Consiglio ha precisato che ''Il legislatore ritiene che le autovetture più pesanti causino disturbi ambientali specifici'' mentre per ciò che riguarda le esenzioni, è stato ufficializzato che ''tale disparità di trattamento è giustificata dalla volontà del legislatore di non scoraggiare l'acquisto di veicoli la cui impronta ambientale complessiva è valutata inferiore''. Su un punto il Consiglio non si è ancora pronunciato, ciò il fatto che questo accumulo di tasse (peso e CO2) rappresenterebbe un potenziale ostacolo alla libertà di impresa in quanto renderebbe invendibili determinati veicoli già in carico nelle aziende.
L'imposta sul peso entrerà in vigore il 1 gennaio 2022 e la soglia massima non potrà superare il massimo della penale per le emissioni di CO2, cioè sommando tassa su CO2 e tassa sul peso non si andrà oltre i 40.000 nel 2022 e i 50.000 nel 2023.
Il Gazzettino