Fincantieri e Federpesca insieme per rinnovare la flotta pescherecci

L’Amministratore delegato di Fincantieri Giuseppe Bono con Il Presidente di Federpesca Luigi Giannini mentre firmano l'accordo
TRIESTE - Rinnovare la flotta italiana dei pescherecci. Darà una mano rilevante Fincantieri che ha firmato un memorandum con Federpesca, che coinvolgerà anche...

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TRIESTE - Rinnovare la flotta italiana dei pescherecci. Darà una mano rilevante Fincantieri che ha firmato un memorandum con Federpesca, che coinvolgerà anche ad altri operatori selezionati della filiera di settore. Fincantieri, naturalmente,  avrà la guida del progetto. Le nuove unità saranno caratterizzate dai più alti contenuti innovativi, in particolare in termini di decarbonizzazione e digitalizzazione.

Ma come si procederà? Il Gruppo definirà alcuni progetti standard di pescherecci. Uno sviluppo tecnico che terrà conto innanzitutto delle necessità salienti dell’impiego. La progettazione sarà dedicata al settore ittico italiano ma sfrutterà anche le competenze maturate nella costruzione di navi speciali per l’avanzato cluster ittico norvegese dalla controllata Vard. E non basta. Nella collaborazione che Federpesca finiranno anche le tecnologie messe a punto dai centri di competenza interni di Fincantieri. Al fine di promuovere e sostenere l’obiettivo del progetto, Federpesca offrirà una visione sistemica del mercato promuovendo l’iniziativa presso tutte le istituzioni competenti a livello nazionale e internazionale. L’associazione inoltre contribuirà a definire le specifiche tecniche richieste dal comparto anche coordinando i contributi e le richieste degli operatori e avrà in carico la ricerca di nuovi mercati potenziali nell’area del Mediterraneo.

Per il Presidente di Federpesca, Luigi Giannini è stata messa a punto una strategia nazionale per i prossimi decenni. “Non si può prescindere - ha detto - dal favorire il ricambio della flotta da pesca italiana, rendendo il settore ittico maggiormente attrattivo per i più giovani. Un programma di rinnovamento reso necessario anche sotto il profilo  dell’innovazione tecnologica, dell’impatto ambientale, del risparmio energetico, della sicurezza del lavoro e della navigazione, di cui il settore ha estremo bisogno per rimanere competitivo sui mercati internazionali. La collaborazione con Fincantieri - ha sottolineato Giannini - da questo punto di vista è senz’altro garanzia di qualità e serietà e siamo molto orgogliosi di portare avanti insieme questo progetto che va nella direzione di riconoscere all’economia marittima un ruolo strategico per tutto il Paese”. 

Federpesca mette in evidenza il rilancio del settore che si rende necessario in virtù della notevole riduzione subita dalla flotta da pesca nazionale negli ultimi decenni. I dati di Federpesca dicono che oggi la flotta conta circa 12.000 motopescherecci, pari al 17% della flotta Ue, con 25.000 occupati. Ma si tratta anche della flotta tra le più vetuste e in ritardo di competitività rispetto agli altri Paesi.  Ue, con un’età media dei pescherecci pari a 31 anni. 

Tutto questo mentre è in atto un trend in costante crescita del consumo pro-capite di prodotti ittici a livello globale, Ue e italiano in particolare. 

Un rinnovo della flotta peschereccia, quindi, risulta indispensabile per coprire i gap che incidono sul mancato soddisfacimento della domanda interna (l’Italia è autosufficiente per non più del 15%), sull’ambiente, sulla qualità e sul costo delle produzioni, sulle condizioni e sicurezza del lavoro a bordo e, quindi, sulla competitività e sulla sostenibilità del comparto.

Una situazione che, evidentemente ha attratto l’attenzione di Fincantieri. “L’accordo - dice il ceo Giuseppe Bono - attesta la grande capacità di Fincantieri, unica nel panorama mondiale, di trasferire tecnologie da una tipologia navale a un’altra, mutuando le soluzioni costruttive più innovative per adattarle, in questo caso, alla dimensione della pesca costiera e mediterranea”. Bono ha proseguito: “Il rinnovo della flotta e il rilancio dell’industria ittica rappresentano obiettivi di rilevanza nazionale, condivisi e sostenuti in primis da Confindustria per lo sviluppo dell’economia del mare. Siamo quindi orgogliosi di poter guidare l’iniziativa, confermando l’impegno del nostro Gruppo anche per questa dimensione socio-economica del Paese”.

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Il Gazzettino