ROMA - L'ipotesi di un accordo di grandi proporzioni fra Fiat Chrysler Automobiles NV e Renault SA potrebbe portare ad una radicale trasformazione dello scenario...
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Fca potrebbe inoltre accedere ai pick-up medi di Nissan, ad una parte della gamma dei commerciali, alla presenza produttiva nell'Africa del nord e soprattutto al know how di Renault Dacia nelle auto low cost. Ma la cassaforte di Fca contiene a sua volta importanti soluzioni ai problemi di Renault, primo fra tutti il distacco dal socio Daimler, che ha già annunciato lo stop all'operazione Twingo/Smart e a quella del pick-up Classe X. Così, a fronte delle forniture di piattaforme, motori e unità elettriche nippo-francesi (dall'architettura a motore posteriore della Twingo potrebbe nascere una moderna Fiat 600) il nuovo cliente Fca potrebbe compensare questi costi con l'accesso al network dei concessionari negli Usa, dove Renault non è presente, e con la costruzione di pick-up di grandi dimensioni (come il Ram) da vendere con il marchio Nissan.
Veicoli commerciali di taglia piccola, media e grande, oltre che i pick-up, sarebbero dunque uno degli elementi vincenti di questa ipotetica Grande Alleanza, sia in Europa - dove si schierano in forze Volkswagen e Ford, unite su questo fronte, e il Gruppo Psa alleato di Toyota - sia nelle Americhe, senza trascurare l'Asia e tutta l'Africa. L'arrivo di Jeep all'interno del maxi gruppo allargherebbe ulteriormente le potenzialità di crescita, anche nel settore delle forniture professionali e militari, così come il know how di Alfa e Maserati potrebbe essere utilizzato da Renault-Nissan-Mitsubishi per risolvere il problema del brand di lusso Infiniti, in forte criticità. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino