PARIGI – Dopo aver “riposato” per quasi un mese e mezzo, i piloti della Formula E tornano in pista a Parigi pochi giorni dopo l'ePrix del Principato di...
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“Straordinari” a parte, lungo le 14 curve dei poco meno di 2 chilometri di tracciato nel cuore della capitale francese, attorno a Les Invalides, il brasiliano della Abt Schaeffler Audi Sport Lucas Di Grassi insegue non solo lo svizzero Buemi leader del mondiale, ma anche la conferma della vittoria ottenuta un anno fa davanti a Vergne (che dopo l'incidente di sabato ha ancora qualche problema alla mano) ed allo stesso elvetico. Il tedesco della Mahindra Nick Heidfeld, reduce dal terzo posto di Monaco, aveva ottenuto il miglior tempo.
Intanto, il team Andretti ha dovuto fare i conti con il declassamento del portoghese Felix da Costa, penalizzato con 33 secondi per un “unsafe realease” ai box: anziché ottavo compare così undicesimo nella graduatoria finale della gara monegasca perdendo i punti che aveva conquistato. In ogni caso una prova positiva, visto che era scattato dalla 17° posizione. La scuderia che conta sull'appoggio di Bmw è ottava (su 10) e gli unici punti contabilizzati dalla Fia li ha ottenuti finora solo a Hong Kong, nella gara d'esordio.
Per il team Ds Virgin quella di Parigi è una gara di casa. Sia Sam Bird (che un anno fa era partito dalla pole a Parigi) sia Josè Maria Lopez devono riscattare l'opaca prestazione dello scorso week end archiviata con un doppio ritiro. Le attese erano superiori rispetto al 5° ed al 14° posto individuale ed anche rispetto alla quinta piazza della scuderia, già lontanissima dalle prime due.
Il Gazzettino