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Il futuro della sicurezza è in sistemi di assistenza sempre più avanzati che stanno automatizzando sempre più la guida, ma hanno ancora un ruolo fondamentale i sistemi di ritensione ovvero le cinture di sicurezza e gli airbag: è dalla loro interazione che dipende buona parte della protezione in caso di incidente degli occupanti.
Ma per farlo al meglio, occorre che la posizione di quest’ultimi sui rispettivi sedili sia perfetta. A questo provvede la nuova cintura di sicurezza ACR8 di ZF, uno dei più grandi fornitori di componenti e tecnologie nel campo automobilistico e della mobilità, come dimostra il fatturato di 43,8 miliardi di euro registrato nel 2022. Il punto di forza di ACR08 è nella più stretta interazione con i dispositivi di assistenza alla guida e i loro sensori. Le cinture di sicurezza delle nostre automobili infatti già sono provviste di pretensionatore nel caso i sensori rilevino la probabilità di un incidente e, in qualche caso, vibrano per avvisare il conducente.
Le ACR8 fanno ancora di più perché, nel caso il passeggero occupi una posizione scorretta e troppo vicina all’airbag quando i sensori percepiscono un pericolo e si attiva le frenata automatica di emergenza, si tendono per riportarlo nella giusta posizione.
In questo modo l’occupante è protetto dall’esplosione del pallone che blocca il movimento del corpo in avanti preservandolo, per quanto possibile, dall’urto con le parti della vettura che vengono più o meno deformate. L’ACR8, rispetto alle cinture attuali, ha dunque un ruolo ancora più attivo nel mantenere e preparare la posizione ideale dell’occupante, grazie ad un motore elettrico incorporato nel pretensionatore e collegato al sistema di frenata automatica di emergenza. In questo modo si aumentano ulteriormente il tasso di protezione e la prevenzione delle lesioni resi possibili dall’airbag e dalle caratteristiche di deformazione programmata della scocca.
L’ACR8 ha un ruolo più attivo anche nelle fasi immediatamente successive all’impatto, nel tenere ancorato ancora meglio l’occupante per prevenire gli effetti, non di rado letali, di un urto secondario inoltre può creare microvibrazioni, integrando il sistema di controllo del grado di attenzione del guidatore, o inviare a quest’ultimo segnali aptici per allertarlo in più modi, collegati in modo specifico ai numerosi sistemi di assistenza alla guida. Insomma, crea un legame più forte e tattile con la vettura integrando i segnali di allerta visivi e sonori. L’ACR8 presenta inoltre un altro vantaggio per i costruttori perché non richiede una certificazione NCAP separata (dunque può venire applicato anche su vetture già in produzione senza richiedere un supplemento di omologazione) ed è estremamente compatto tanto da poter essere facilmente installato anche nei sedili integrati, come quelli delle coupé e delle scoperte.
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