Crolla (-20%) la fattura energetica italiana nel 2015 si è tornati alivelli degli anni '80

IL costo della benzina ora è molto più acessibile
ROMA - Nel 2014 la fattura energetica, cioè l'onere che l'Italia sostiene per le forniture dall'estero, sarà pari a 45 miliardi di euro, circa il 20% in meno...

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ROMA - Nel 2014 la fattura energetica, cioè l'onere che l'Italia sostiene per le forniture dall'estero, sarà pari a 45 miliardi di euro, circa il 20% in meno rispetto al 2013 (-11 mld). È quanto stima l'UP, spiegando che la flessione si deve al calo dei consumi e alla riduzione dei prezzi del greggio.


La fattura petrolifera scende a 25 mld (-18%). Nel 2014, stima l'Unione petrolifera nel Preconsuntivo, la domanda di energia in Italia ha mostrato un ulteriore calo, pari al 5,1% rispetto al 2013, fermandosi a 157,6 milioni di tonnellate di petrolio equivalente e tornando così sui valori degli anni '80. La contrazione ha riguardato praticamente tutte le fonti, ad eccezione delle rinnovabili (+3,9%), il cui peso sul totale è salito a circa il 19%, e delle importazioni nette di energia elettrica (+2,3%). Il petrolio, in calo del 4,5%, si conferma ancora una volta la principale fonte di energia, con un peso percentuale del 35,4%, in leggera crescita rispetto allo scorso anno.

Non c'è stato, dunque, il sorpasso da parte del gas, che con una contrazione dell'11% e un peso pari al 32,4% resta dietro al greggio e si configura come il «grande perdente» del 2014. Il gas ha risentito in particolare della riduzione della domanda elettrica e della forte concorrenza delle rinnovabili che hanno messo fuori mercato molti impianti di nuova generazione e ad alto rendimento, nonchè delle temperature particolarmente miti. Per quanto riguarda invece i consumi petroliferi, il calo è del 4,5%, ma l'Up evidenzia «qualche timido segnale positivo sul fronte dei carburanti».


Benzina e gasolio insieme hanno infatti registrato un incremento dello 0,5%, il primo dal 2006. Complessivamente, però, la flessione totale dei consumi petroliferi nel decennio 2004-2014 è stata pari a oltre 32 milioni di tonnellate (-36%). Per quanto riguarda invece il 2015, l'Up stima una fattura petrolifera compresa tra un minimo di 17,1 miliardi di euro e un massimo di 24,2, con un prezzo del greggio nell'intervallo 65-85 dollari al barile. La fattura energetica, nel caso di quotazione intermedia di 75 dollari, potrebbe invece attestarsi intorno ai 39 miliardi di euro, con una flessione di 6 miliardi rispetto al 2014. Il risparmio complessivo salirebbe così a 17,1 miliardi rispetto al 2013.


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Il Gazzettino