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CORTINA D’AMPEZZO - Produrre auto elettriche non è l’unica strada percorribile per farsi carico della salvaguardia dell’ambiente. Al lavoro degli ingegneri, sempre più coinvolti nei processi di ricerca, sviluppo e produzione di veicoli a emissioni zero (o almeno ridotte) va aggiunto dell’altro: la mission è più ampia, perché la questione ambientale non può rimanere circoscritta ai dati sulle batterie, sulla loro potenza, la durata, le prestazioni, i tempi di ricarica… Attraverso le auto di nuova generazione si possono coniugare marketing e impegno sociale. E certe iniziative possono addirittura contribuire allo sviluppo di un territorio e al radicamento di una nuova cultura ambientalista.
Il preambolo spiega che cosa c’è alla base dell’accordo appena rinnovato, per altri tre anni, tra l’Audi e Cortina d’Ampezzo.
L’obiettivo è dare continuità al piano di sviluppo del comprensorio ampezzano e alla valorizzazione dell’ecosistema alpino. Ideato nel 2017, questo piano ha già portato una flotta di Audi elettriche e ibride plug-in a disposizione della municipalità e un’infrastruttura di 5 punti di ricarica, realizzati in collaborazione con Enel X. E ancora: Dolomiti Superski, la società che gestisce le piste, gli impianti di risalita e l’innevamento di 16 comprensori, ha realizzato, grazie agli accordi con Audi, un progetto mirato a razionalizzare l’utilizzo di acqua negli impianti di innevamento artificiale e si è impegnata a utilizzare energie rinnovabili per alimentarli.
Nel discorso rientra anche la Dynamic Area di Fiames, realizzata da Audi con l’obiettivo di essere il meno impattante possibile. «Ci siamo riusciti perché il solo rumore che si sente in questo luogo è quello dei pneumatici, visto che tutto è pensato per veicoli elettrici» dice Fabrizio Longo, dg di Audi Italia.
Il Gazzettino