Con Allroad A4 no limts, Audi allarga la gamma: ora può mettere le ruote anche offroad

La nuova Audi A4 Allroad
MONACO Leggermente più grande e muscolosa, ma anche più leggera (90 chili in meno), più alta da terra (fino a 34 mm), con ammortizzatori regolabili tramite un...

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MONACO Leggermente più grande e muscolosa, ma anche più leggera (90 chili in meno), più alta da terra (fino a 34 mm), con ammortizzatori regolabili tramite un pulsante, un'ampia scelta di motori benzina e diesel e, soprattutto, con un nuovo sistema di trazione integrale, il “quattro ultra”, che riduce pesi e attriti e migliora l'efficienza, contribuendo a contenere consumi ed emissioni. Ecco la nuova Audi A4 Allroad, la “via di mezzo” dedicata dalla Casa dei quattro anelli a quegli automobilisti che non intendono spingersi fino al Suv ma neanche s'accontentano d'una normale station wagon del segmento D premium.



Giunta alla seconda generazione, la familiare multiuso tedesca sarà disponibile da giugno, ma è già ordinabile nelle versioni di punta, con motorizzazione diesel, ovvero la 3.0 TDI da 218 cv con cambio automatico S-tronic 7 marce, e la 3.0 TDI da 272 cv con cambio tiptronic 8 marce, la prima in listino a 51.900 euro, la seconda a 53.900. Più in là arriveranno la 2.0 TDI nelle varianti da 163 e 190 cv (sempre con cambio S-tronic) e l'unica versione a benzina prevista, la 2.0 TFSI con motore da 252 cv abbinato al cambio S-tronic. Solo su quest'ultima sarà adottato, inizialmente, il sistema “quattro ultra”. Entro fine anno, poi, arriverà anche una 2.0 litri TDI da 150 cv e cambio manuale. Le motorizzazioni sono state rivisitate nel segno dell'efficienza, e infatti la casa dichiara che a un incremento medio di potenza di 29 cv corrisponde una riduzione della CO2 fino a 21 grammi/km. Tra le chicche gestite dall'elettronica, anche lo stop&start che in vista di un semaforo rosso spegne il motore a 7 km/h.


A prima vista, la nuova Allroad si distingue per alcune modifiche estetiche che interessano griglia, paraurti, passaruota, barre sul tetto, diffusore posteriore, cerchi in lega d'alluminio (da 17 a 19 pollici) e altri piccoli dettagli. Anche l'abitacolo, dal posto guida al vano bagagli (505/1510 litri), ha beneficiato di cure specifiche, in sintonia con quanto già fatto sulla Avant quattro di nuova generazione. Tra i sistemi di assistenza alla guida, è interessante l'automatismo che facilita le manovre con il rimorchio agganciato.
Il comportamento dinamico su strada è modulabile scegliendo tra le opzioni comfort, auto, dynamic, efficiency e individual, mentre per i percorsi non asfaltati è disponibile la modalità offroad.


A tal proposito vale la pena sottolineare, però, che il nuovo sistema “quattro ultra” non mira a migliorare la motricità, la forza e la sicurezza del supercollaudato sistema di trazione integrale Audi, ma nasce con l'obiettivo di ridurre attriti e dispersioni d'energia, in modo da tenere sotto controllo consumi ed emissioni. Il segreto di questa nuova tecnologia sta in quella che gli ingegneri di Ingolstadt definiscono «la capacità predittiva del controllo di trazione», alla quale si somma anche un'azione “reattiva”, quando il sistema percepisce che il guidatore sta perdendo il controllo dell'auto. In pratica la allroad decide da sola cosa è meglio fare. E, se proprio non vi azzardate a sfidare le leggi della fisica, state sicuri che ci si può fidare.

 
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Il Gazzettino