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ROMA - Le vicende dei veicoli commerciali firmati Citroën hanno tra i diversi protagonisti anche il Type 350. Il furgone francese, è passato alla storia anche con il soprannome di Belfagor, il famoso fantasma della celebre serie televisiva francese, per via del suo particolare design. Quello che interessava ad André-Gustave Citroën era produrre veicoli affidabili, durevoli e sicuri, cosi che alla fine della Seconda Guerra Mondiale, mentre la parte del Bureau d'Études che si occupava delle autovetture era completamente dedicata al progetto della futura 2CV e l'erede della Traction Avant, la VGD, futura DS, la sezione del Bureau dedicata ai veicoli commerciali stava lavorando al rinnovamento dei modelli 45, 47 e 55 che derivavano più o meno da progetti d'anteguerra e che per questo richiedevano una sostituzione. Il progetto non era prioritario, tuttavia si sviluppò nel tempo coinvolgendo tutte le figure di punta dello stile e della tecnica Citroën: Paul Magès, padre dell'idraulica Citroën, si occupò della frenatura e della sospensione, mutuando la prima direttamente dalla DS19 ed adeguando la seconda alle necessità di resistenza, capacità di carico e tenuta di strada dei veicoli commerciali. Inizialmente, il progetto era diretto da André Lefebvre, l'ingegnere della Traction, della 2CV e della DS, che però dovette abbandonare il progetto per problemi di salute.
Alla fine fu Flaminio Bertoni che si occupò dello stile generale del veicolo, impiegando tra l'altro molte componenti da lui disegnate per DS ed AMI6, come le maniglie interne ed esterne, i doppi fari principali, il cruscotto dell'AMI6 ed i comandi secondari tipici della produzione della casa francese in quegli anni.
Il Gazzettino