DETROIT - Chrysler fa il pieno di ricavi ma chiude il primo trimestre in rosso, con una perdita di 690 milioni di dollari legata alle spese sostenute per il completamento della...
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Al netto di queste voci, in totale due che valgono 1,2 miliardi di dollari, l'utile netto è di 486 milioni di dollari, più del doppio dei 166 milioni di dollari dello stesso periodo del 2013. Un rosso che pesa sul titolo Fiat, che chiude a Milano in calo dello 0,86%. Chrysler nel primo trimestre - afferma il responsabile finanziario, Richard Palmer - ha sostenuto spese per 100 milioni di dollari per i richiami. Parlando con gli analisti durante la conference, dalla quale era assente l'amministratore delegato di Fiat e Chrysler Sergio Marchionne, Palmer ha ribadito che la quotazione di Fiat Chrysler Automobiles sul Nyse dovrebbe avvenire nel quarto trimestre.
I conti arrivano a pochi giorni dalla presentazione del piano industriale di Fiat e Chrysler, che punta al rilancio di Alfa Romeo, con 5 miliardi di dollari di investimenti, e a rendere il marchio jeep veramente globale. Proprio il successo del Jeep Gran Cherokee ha aiutato Chrysler ad aumentare le vendite nel primo trimestre del 10% a 621.000 unità e spinto i ricavi, saliti del 23% a 19 miliardi di dollari. Nei primi tre mesi dell'anno, Chrysler ha generato un free cash flow di 900 milioni di dollari ma ha effettuato un pagamento speciale da 1,9 miliardi di dollari legato all'accordo con Fiat. La liquidità totale disponibile al 31 marzo è 13,7 miliardi di dollari.
L'indebitamento industriale netto alla fine di primo trimestre è di 551 milioni di dollari a fronte dei 619 milioni di dollari del 31 marzo 2013. Con la diffusione dei risultati trimestrali, Chrysler conferma i target 2014, che dovrebbe chiudersi con ricavi per 80 miliardi di dollari, un utile netto di 2,3-2,5 miliardi di dollari e consegne globali per 2,8 milioni di auto. Fiat e Chrysler insieme puntano a un colosso dell'auto da 7 milioni di vetture entro il 2018, con Jeep a fare la parte del leone con vendite più che raddoppiate. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino