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«Con una ordinanza pubblicata nei giorni scorsi la Corte di Cassazione interviene a gamba tesa sul settore delle riparazioni auto, bacchettando di fatto le compagnie di assicurazioni che spingono i propri clienti a rottamare l’automobile in caso di incidente quando il costo delle riparazioni supera il valore commerciale della vettura». Ne da notizia Federcarrozzieri, che rende noti i contenuti della ordinanza 10686/23, pubblicata dalla terza sezione civile. Da tempo i giudici ritengono lecito risarcire riparazioni il cui costo non supera «notevolmente» il valore di mercato del veicolo ma ora la Cassazione ha fatto di piu: in un caso dove il danneggiato aveva richiesto «una somma pari quasi al doppio del valore del veicolo» ha infatti chiarito che, pur dovendo «tener conto della necessita di non sacrificare specifiche esigenze del danneggiato a veder ripristinato il proprio mezzo», il limite per il risarcimento individuato dai Giudici e che non vi sia un aumento di valore del veicolo.
Nello specifico la Cassazione ha stabilito che «va considerato che il danneggiato può avere serie ed apprezzabili ragioni per preferire la riparazione alla sostituzione del veicolo danneggiato (ad es.
Ora, grazie alla Cassazione, sara finalmente l’automobilista a scegliere tra la riparazione dell’autovettura e la rottamazione. Solo nel 2022 - ricorda il presidente di Federcarrozzieri - sono state rottamate in Italia 1.051.994 autovetture, per ogni 100 nuove auto immatricolate ben 79 hanno subito una rottamazione, nonostante in molti casi le stesse vetture avrebbero potuto essere riparate e tornare a circolare in tutta sicurezza».
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