Branch (Hero) vince la penultima tappa e riduce a soli 32'' il distacco da Brabec (Honda), avviato al fotofinish verso la 2^ affermazione

Branch (Hero) vince la penultima tappa della Dakar 2024
YANBU – Dopo due giorni di monopolio assoluto, la Honda si è dovuta “accontentare” di una seconda e una terza piazza e con la terza moto addirittura fuori...

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YANBU – Dopo due giorni di monopolio assoluto, la Honda si è dovuta “accontentare” di una seconda e una terza piazza e con la terza moto addirittura fuori dalla Top 10 (Pablo Quintanilla è arrivato dodicesimo). La penultima tappa della Dakar 2024 è andata a Ross Branch, il pilota del Botswana della Hero, alla sua seconda affermazione parziale in questa edizione, la quinta in assoluto. I 32'' che ha rifilato a Ricky Brabec, il californiano della Honda, non bastano per rendere avvincente l'ultima frazione, l'anello attorno a Yambu in programma domani (appena 175 chilometri di speciali).

A Brabec restano 10'22'' da amministrare con, tra l'altro, l'eventuale appoggio dei compagni di scuderia. Adrien van Beveren oggi è arrivato terzo a 3'17'' consolidando il piazzamento sul podio virtuale, seppur a oltre 4 minuti da Branch. Luciano Benavides (Husqvarna) ha chiuso quarto, seguito dall'australiano Toby Price (Ktm). Tommaso Montanari con la Fantic si è classificato 21° e, di nuovo, primo fra gli italiani (il secondo è stato Cesare Zacchetti, 60°, con una Kove 450).

Il battistrada statunitense della costa occidentale sta per aggiudicarsi la sua seconda Dakar (in 9 partecipazioni), mentre Kevin Benavides, il primo dell'edizione 2023, resterà verosimilmente fuori dal podio, così come la Ktm. Davanti a lui, in quarta posizione, c'è un altro pilota della Honda, il cileno José Ignacio Cornejo Florimo, che viaggia a oltre 24 minuti dal podio: l'argentino gli rende circa due minuti e mezzo. Gioele Meoni (Dakar 4 Dakar, Ktm) è 48° e migliore degli azzurri nella generale: un buon debutto.

Anche nella gara riservata ai quad (una contesa interna alla Yamaha) si è imposto l'inseguitore, ossia Alexandre Giroud, che ha tuttavia guadagnato appena 37'' su Manuel Andujar. Il terzo, lo slovacco Juraj Varga, ha accusato un ritardo di oltre 21 minuti e mezzo. Nella “passerella” di domani, l'argentino deve stare attento a non commettere errori: ha 8'14'' sul francese. Varga è lontano tre ore e tre quarti.

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Il Gazzettino